ANVGD_cover-post-no-img

Slovenia-Croazia: ormai è guerra fredda (Il Piccolo 28 mag)

TRIESTE Slovenia, Croazia e Unione europea, rappresentata dal commissario all’Allargamento Olli Rehn, si sono incontrate ieri matina a Bruxelles per confrontarsi sul problema del contenzioso confinario tra Zagabria e Lubiana, che sta determinando il veto del proseguimento delle tratttaive di adesione della Croazia all’Ue. Risultato? La «guerra fredda» sul confine orientale balcanico continua. A Bruxelles si sono recati il ministri degli esteri sloveno, Samuel Zbogar e quello croato, Gordan Jandrokovic. E, come previsto, si è deciso di non decidere. Il commissario Rehn ha ufficialmente accolto le risposte di Slovenia e Croazia sulla proposta di mediazione dell’Ue. La portavoce di Rehn afferma che il commissario «ha salutato con soddisfazione la serietà con cui la Slovenia e la Croazia si sono impegnate nella proposta di mediazione europea». Rehn si è impegnato a informare delle posizioni di Zagabria e Slovenia il «trio» europeo (Francia, Repubblica ceca e Svezia). Ma tutto sarà rimandato a dopo le elezioni europee del 6-7 giugno prossimi. Il dialogo, spiegano nell’entourage di Rehn, riprenderà nella seconda metà di giugno. «Ritengo – ha dichiarato il ministro degli Esteri sloveno, Samuel Zbogar – che il commisario Rhen è stato molto chiaro. Il suo modus operandi non è condizionato dalla filosofia ”lascia o prendi”, anzi ho percepito una sua grande sensibilità sulle singole richieste in merito al contenzioso». Per quanto riguarda la posizione alquanto oltranzista fin qui espressa dalla Croazia lo stesso Zbogar sostiene che è nell’interesse di Zagabria essere pronta a un confronto serio e produttivo.

Ma la Croazia risponde «picche». Le precisazioni slovene, ha affermato il ministro degli Esteri, Gordan Jandrokovic, «non sono assolutamente accettabili». «La Croazia – ha precisato il responsabile della diplomazia croata – ha accettato pienamente le proposte del commissario Rehn, mentre la Slovenia ha presentato un documento con dei distinguo che per Zagabria sono assolutamente inaccettabili». Insomma, la Croazia non vuole ritirare quei documenti relativi al confine con la Slovenia inseriti nella mediazione per l’adesione all’Unione europea e chiede a piena voce un arbitrato internazionale, tanto meglio, se sotto l’egida dell’Ue. La Slovenia, da parte sua, non molla. Mantiene il veto e chiede una soluzione globale del contenzioso confinario (marittimo e terrestre) prima di dare «semaforo verde» al proseguio delle trattative tra Zagabria e Bruxelles per l’adesione all’Ue. (m.man.)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.