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Slovenia, finanziamenti CNI: futuro a tinte fosche – 15ott13

Il nuovo direttore dell’Ufficio governativo per le nazionalità, Tamara Vonta, accompagnata dal suo predecessore Stanko Baluh, ha incontrato ieri, venerdì, a Capodistria i vertici della CAN costiera, con in testa il presidente, Alberto Scheriani. Al colloquio erano presenti pure il vicepresidente, Silvano Sau e il segretario, Andrea Bartole, nonché i presidenti delle CAN di Capodistria e Isola, Fulvio Richter rispettivamente Astrid Del Ben.

“La questione più impellente e problematica riguarda i finanziamenti dal bilancio statale, non ancora definiti”, ha dichiarato Scheriani, anche se i tagli agli stanziamenti per i prossimi anni sembrano inevitabili, come confermato dalla Vonta stessa. “Già le voci finanziarie 2013/14 non ci soddisfano assolutamente, cosa che vale anche per quelli precedenti”, ha proseguito Scheriani, “con gli importi attuali non possiamo pensare ad uno sviluppo serio della nostra Comunità nazionale e in tale ambito dobbiamo ringraziare l’appoggio e la sensibilità dei Comuni nel sostenere i nostri progetti”.

Il dibattito per la prossima manovra è ancora in corso, così la Vonta, per cui al momento non è possibile stabilire quali saranno le voci con maggiori tagli, “in ogni caso le diminuzioni non saranno tanto drastiche da impedire lo svolgimento delle attività minoritarie principali”. Sono stati poi affrontati gli altri temi legati alla realtà minoritaria – asili, scuole elementari e medie, cultura, RTV, bilinguismo ed istituzioni comuni della CNI situate in Croazia.

Riguardo a quest’ultimo punto, “è stata avanzata la richiesta di ottenere delucidazioni sul sistema di distribuzione e sugli effetti delle risorse erogate a favore delle istituzioni minoritarie in Croazia”, ha specificato la Vonta. Tra gli altri argomenti ha rimarcato la ricollocazione dell’Ufficio per le Comunità nazionali sotto l’egida del Governo e non più nell’ambito del ministero degli Interni. “Questo è sicuramente il posto più adeguato, ovvero l’unica soluzione adatta alla sistemazione dell’Ufficio per le nazionalità, indipendentemente dalla compagine governativa, per una trattazione più adeguata delle questioni minoritarie”, ha osservato la Vonta.

La giornata è proseguita poi presso il Centro regionale RTV capodistriano, nell’ambito del colloquio con la dirigenza allargata. Presenti, infatti, il direttore generale della Radiotelevisione slovena, Marko Filli, Dragomir Mikelič, a capo del Centro regionale, Antonio Rocco, vicedirettore generale per i programmi italiani a Capodistria, i due caporedattori responsabili dei programmi italiani Robert Apollonio e Aljoša Curavič, per televisione rispettivamente radio, nonché i loro omologhi sloveni, Barbara Kampos e Andrej Šavko.

Per quanto concerne le emittenti minoritarie è stata espressa preoccupazione per i finanziamenti e il conseguente mantenimento dell’ampiezza dei programmi, nonché per la continua erosione dei posti di lavoro.

jb / “la Voce del Popolo” 12 ottobre 2013

 

 

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