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Slovenia, l’Ufficio per le minoranze sotto l’egida del premier – 09lug13

L’Ufficio per le Comunità nazionali torna a far parte del Gabinetto del presidente del Governo sloveno. La delibera è stata approvata nel corso dell’ultima seduta dell’esecutivo di Lubiana, che ha affrontato anche la riorganizzazione dei vari dipartimenti ministeriali. L’organismo incaricato di seguire le questioni delle Comunità nazionali autoctone, italiana ed ungherese, nonché dei rom era stato inquadrato negli ultimi 18 mesi nel Ministero degli Interni. In futuro risponderà del proprio operato direttamente al capo del governo, mentre resta da stabilire se la sua guida sarà affidata ad uno dei segretari di Stato oppure ad un direttore con pieni poteri.

“La proposta relativa era partita dai rappresentanti stessi delle due etnie”, rileva il deputato italiano al Parlamento sloveno, Roberto Battelli. “Il desiderio di fondo era avere un interlocutore investito di potere politico con cui discutere delle nostre questioni, cosa possibile anche in seno al dicastero degli Interni, ma con alcune difficoltà in fase realizzativa. La nuova collocazione dell’ufficio appare adeguata poiché i problemi minoritari sono quasi sempre di natura interministeriale e dal gabinetto del premier gli interventi per risolverli dovrebbero essere più facili. Resta da vedere quali saranno gli effetti all’atto pratico per attuare completamente le leggi vigenti e le norme costituzionali. Attualmente non vengono messe in opera nemmeno tutte le disposizioni che hanno copertura finanziaria, come ad esempio il bilinguismo”.

Cauta soddisfazione per la riforma dell’Ufficio per le Comunità nazionali è stata espressa anche dal presidente della Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità, Alberto Scheriani. “Avevamo auspicato da tempo di poter usufruire di un Ufficio governativo funzionale, in grado di risolvere celermente i problemi che si presentavano, cosa che attualmente non avviene. Il passaggio della struttura al Gabinetto del premier può portare forse ad un miglioramento, ma molto dipenderà dal ruolo e dalle competenze affidate al suo dirigente. Sarebbe ideale poter inserire nell’organico un connazionale, che segua in prima persona le questioni riguardanti la Comunità Nazionale Italiana”.

Gianni Katonar
“la Voce del Popolo” 6 luglio 2013

 

 

 

Roberto Battelli, deputato della Comunità nazionale italiana al Parlamento di Lubiana

(foto www.lajmifundit.al)

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