LUBIANA – Il nuovo Governo sloveno non ha intenzione di abolire il pagamento del pedaggio autostradale per il tramite delle vignette, a prescindere dal fatto che le stesse abbiano creato difficoltà nel finanziamento della costruzione di strade. Lo ha anticipato il futuro ministro del Traffico Patrick Vlačič nel corso della presentazione del suo programma di attività al cospetto del competente Comitato parlamentare.
Vlačič, membro del Partito socialdemocratico (SD) del mandatario Borut Pahor, ha precisato che l’attuale basso prezzo delle vignette annuali, da un certo punto di vista, è buono perché un numero sempre maggiore di automobilisti transita lungo le autostrade il che contribuisce a una maggiore scorrevolezza del traffico. D’altra parte, però, gli introiti derivanti dal pedaggio hanno subito una flessione per cui per fare fronte ai debiti contratti per la costruzione delle strade, vengono a mancare dai 30 ai 40 milioni di euro all’anno. Egli ha rilevato anche che a causa delle richieste dell’Unione europea, che ha bloccato alla Slovenia i mezzi per la costruzione di due segmenti stradali fino all’introduzione di vignette a più breve scadenza per i motorizzati in transito, sarà necessario modificare l’attuale sistema e contare su minori mezzi a disposizione per l’infrastruttura viaria. Ha detto, ancora, che si impegnerà per far sì che la Slovenia divenga una “piattaforma logistica” per l’Europa centrale e sudorientale.
Stando a Vlačič, la Slovenia, nei prossimi quattro anni, dovrebbe investire due milioni di euro nell’infrastruttura in questione usando mezzi propri e quelli dei fondi europei. In questo contesto, ha precisato che una grossa fetta di denaro dovrebbe venire spesa per la modernizzazione delle ferrovie.
A favore di Patrick Vlačič hanno votato undici membri del Comitato parlamentare per il traffico mentre sei sono stati i suffragi contrari.