LUBIANA Soddisfazione, ma con qualche riserva. La Commissione per le nazionalità della Camera di Stato della Slovenia ha preso ieri in esame, in prima lettura, le proposte delle Finanziarie per il 2010 e 2011, soffermandosi in particolare sui mezzi destinati alle minoranze. In questa fase dell'iter parlamentare, l'organismo presieduto dal deputato ungherese Lazslo Goncz non ha presentato emendamenti. Sono stati però formulati alcuni suggerimenti di cui il governo dovrebbe tener conto nella stesura definitiva delle proposte di Bilancio per il prossimo biennio. All'esecutivo è stato dato comunque atto di aver mantenuto le promesse e di essere riuscito, in linea generale, a mantenere stabili i finanziamenti per le comunità minoritarie. Le principali osservazioni riguardano i finanziamenti delle attività culturali e i mezzi per i programmi radiotelevisivi delle minoranze (dunque anche per i programmi italiani di Tv e Radio Capodistria. Per quanto riguarda l'attività culturale, di fronte a una proposta governativa di 755.000 euro per il 2010 (cifra identica a quella stanziata nel 2009) e di 733.000 per il 2011, le minoranze chiedono un aumento di soli 50.000 euro per il prossimo anno, in modo da recuperare quanto rischiano di perdere in termini reali con l'inflazione. Probabilmente, ha spiegato la ministra della cultura Majda Sirca, presente alla riunione, questo si potrà fare. Per il 2011 ci sarà comunque una revisione. In merito al finanziamento dei programmi radiotelevisivi, il deputato italiano Roberto Battelli ha spiegato che sono in corso colloqui con il governo per recuperare almeno in parte i mezzi aggiuntivi (circa 400.000 euro) che nel 2008 erano stati devoluti per attuare la riforma salariale del settore pubblico. La situazione resta però preoccupante: già nel 2009, a causa di ristrettezze economiche, c'è stato il posticipo dell'avvio della piena programmazione dopo la pausa estiva. Bene i mezzi per le istituzioni comuni della minoranza italiana (Unione italiana, Dramma italiano, Casa editrice Edit di Fiume, Centro di ricerche storiche di Rovigno).