Premi speciali a Livio Berruti, medaglia d’oro sui 200 metri alle Olimpiadi di Roma 1960; Lorella Cuccarini, ammiratissima e bellissima; Mario Orfeo, direttore del Tg1; Enrico Vanzina, sceneggiatore e produttore; e il cantautore Simone Cristicchi, capelli vaporosi, che con Magazzino 18 ripropone il dramma dell’esodo istriano – giuliano – dalmata e delle foibe. Occhiali da sole e cravatta color vino, Cristicchi si infila in teatro con fare quasi timido. Sa bene di essere lui il “personaggio scomodo”, il “nemico” di quella sinistra negazionista di tutto ciò che non gli conviene nel contesto di quell’intrinseco rapporto cultura-politica. Quale miglior palcoscenico dunque, del Premio Acqui Storia, da tempo “aggredito” proprio da quella sinistra che da troppi anni manipola la storia a proprio piacimento?
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