“Sponde. Foro di dialogo e cooperazione Italia-Croazia-Slovenia”, è stato scelto questo nome per la prima edizione del vertice trilaterale dei capi di governo di Italia, Croazia e Slovenia, Enrico Letta, Zoran Milanović e Alenka Bratušek, che si terrà giovedì 12 settembre a Venezia, nel Palazzo della Fondazione Cini.
L’appuntamento, già annunciato nelle settimane scorse e confermato a Bled in occasione dell’incontro Bratušek-Letta in margine al Bled Strategic Forum, sarà ospitato quest’anno dall’Italia, ma l’obiettivo è di dar vita a un’occasione permanente di confronto tra i tre Paesi, gli unici membri dell’Unione europea affacciati sul Mare Adriatico.
Numerosi gli argomenti ad unirli, in primis la volontà di impostare una strategia Alto-adriatica, che il presidente del Consiglio italiano proprio a Villa Bled ha definito “una priorità della politica estera italiana”.
Gli elementi del dialogo propedeutico a dar forma a questa strategia, è facile immaginare, sono numerosi. Su quali si punterà alla prima edizione di “Sponde. Foro di dialogo e cooperazione Italia-Croazia-Slovenia” si saprà giovedì. Certo è che gli incontri bilaterali tra i premier svoltisi fino a qui hanno già evidenziato alcuni temi. Al citato incontro di Bled i premier Bratušek e Letta hanno parlato della dimensione economica e imprenditoriale con particolare riferimento al processo di privatizzazione in Slovenia e delle riflessioni in merito al rigassificatore nel Golfo di Trieste. Il governo di Lubiana ha predisposto, infatti, una bozza di programma di privatizzazioni che si prevede sarà completato entro la fine di settembre.
Tra le società interessate dalle privatizzazioni figura anche, è stato ricordato, l’Aeroporto di Lubiana, al quale guarda con interesse pure lo Scalo di Venezia, città nella quale si svolgerà la trilaterale. Successivamente, ha anticipato Letta, sarà organizzato un incontro tematico nella capitale economica e finanziaria italiana, a Milano, onde consentire un approfondimento tra gli operatori dei settori interessati. In quanto al rigassificatore, Alenka Bratušek ha presentato a Enrico Letta le posizioni slovene, ora della questione sono stati investiti i rispettivi ministri competenti in materia ed è convinzione condivisa che dal dialogo scaturiranno soluzioni accettabili a tutte le parti coinvolte.
Di valore del dialogo e della collaborazione tra i tre Paesi quali “strumenti naturali” dei rapporti avevano parlato in precedenza, alla vigilia dell’ingresso della Croazia nell’UE Enrico Letta e Zoran Milanović. “L’iniziativa congiunta, lo scambio di idee, opinioni e riflessioni – aveva detto Milanović a Bruxelles – rafforzerà ulteriormente i rapporti in essere”. Rapporti che, ricordiamo, si avvalgono anche del contributo determinante delle rispettive minoranze, come emerso anche a Roma in occasione dell’incontro tra i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e della Comunità slovena in Italia con i premier Letta e Bratušek.
Christiana Babić
“la Voce del Popolo” 11 settembre 2013