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Sport oltre confine, uno strumento di convivenza – 10set13

Vincenzo Manco, neoeletto presidente nazionale dell’UISP (Unione Italiana Sport per tutti), ha incontrato ieri a Pola una delegazione rappresentativa della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, composta dal presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e da Sergio Delton, già responsabile del Settore Sportivo dell’UI.

L’incontro, al quale hanno partecipato anche Elena Debetto, presidente dell’UISP Friuli Venezia Giulia, e Giuliano Gelci, presidente regionale dell’Arci Servizio Civile del FVG, è stato organizzato con l’obiettivo di gettare le basi per una futura collaborazione tra Unione Italiana e Unione Italiana Sport per tutti.

Cos’è l’UISP e qual è la sua missione è stato spiegato da Manco, il quale ha precisato che si tratta di un’associazione che ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini. “Lo sport per tutti è un bene che interessa la salute, la qualità della vita, l’educazione e la socialità”, continua il presidente, aggiungendo che l’UISP pone al centro dell’attenzione il soggetto, il cittadino, le donne e gli uomini di ogni età, ciascuno con i propri diritti e le proprie differenze da riconoscere e valorizzare. In sintesi, l’Unione Italiana Sport per tutti cerca di approfondire e far conoscere le varie facce dello sport e del suo valore sociale.

L’obiettivo è quello di giungere a una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e a una pacifica convivenza tra le persone di diverse culture attraverso l’uso dello sport come strumento di socializzazione. Poiché questi sono valori condivisi del tutto dall’UI, l’idea di costruire una collaborazione è stata accolta con favore da entrambe le istituzioni, i cui rappresentanti hanno deciso di ritrovarsi tra una quindicina di giorni al massimo, magari a Trieste, per discutere di progetti concreti che UI e UISP potrebbero creare assieme.

L’incontro di ieri, seppur proficuo, è servito sia a Tremul che a Manco per conoscersi e scambiarsi informazioni sul lavoro e la struttura interna delle due associazioni. Nonostante ciò, entrambi i presidenti si sono trovati d’accordo su alcuni temi centrali, quali la possibilità di costruire attraverso lo sport scambi di esperienze e formazione. Altri progetti e iniziative intelligenti potrebbero essere realizzate attingendo ai Fondi UE 2014-2020, che potrebbero – ritiene il presidente dell’UI – essere investiti nello sviluppo di programmi sul turismo sostenibile-sportivo.

“Molti appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Istria e Slovenia sono ristoratori o titolari di piccole strutture alberghiere. Ritengo che come Unione Italiana potremmo e dovremmo mettere in rete i nostri operatori turistici e creare una nuova offerta turistico sportiva a prezzi convenzionati”, è l’idea di Tremul, accolta con entusiasmo anche dai rappresentanti dell’UISP. Nell’attesa che le idee possano essere trasformate in realtà, tutti i presenti hanno concordato sul fatto che i primi passi di questa nuova avventura dovrebbero partire dalla cooperazione tra l’UISP del Friuli Venezia Giulia e l’UI.

Elena Debetto ha espresso piena disponibilità, così come Sergio Delton che, seppur non più alla guida del Settore Sportivo dell’UI, si è detto pronto a qualsiasi sfida. Per iniziare, entrambi hanno suggerito che si potrebbero organizzare incontri e corsi di formazione per operatori sportivi ed eventi e manifestazioni sportive sia in Fiuli e Venezia Giulia che in Istria e Slovenia ai quali parteciperebbero delegazioni della CNI e viceversa dell’FVG.

Come anticipato in precedenza, all’incontro di ieri ha partecipato Giuliano Gelci, presidente regionale dell’Arci Servizio Civile, un’associazione che ha come finalità la promozione della cultura e delle esperienze di servizio civile e che opera sull’intero territorio nazionale italiano. Da poco, il governo italiano ha esteso la possibilità di prestare servizio civile anche all’estero presso sedi accreditate.

A tale proposito, Gelci ha chiesto aiuto all’Unione Italiana, che potrebbe essere il partner sloveno e croato del progetto dell’Arci. “È un discorso interessante che va approfondito” ha detto Tremul, il quale ha suggerito a Gelci un nuovo incontro operativo da tenersi entro una decina di giorni.

Marko Mrđenović
“la Voce del Popolo” 9 settembre 2013

 

 

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