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Statuto in italiano: segno tangibile autoctonia CNI Fiume (Voce del Popolo 16 mag)

Il Consiglio della minoranza italiana per la Città di Fiume si è riunito per discutere le nuove disposizioni legislative che regolamentano l’uso delle lingue minoritarie in Croazia. È stato, infatti, questo il punto all’o.d.g. che ha dato luogo a una vivace discussione tra i consiglieri. La minoranza italiana gode dello status di minoranza autoctona a Fiume, che garantisce un grado di tutela maggiore rispetto alle altre etnie presenti in città. Sulla carta, alla minoranza italiana viene garantita una maggiore assistenza rispetto alle altre etnie, non sempre accompagnata da azioni concrete in grado di metterne in risalto l’autoctonia.

 

Per fare in modo di diventare più visibili come minoranza autoctona, Ingrid Sever ha proposto di tradurre in lingua italiana lo Statuto cittadino, il che darebbe un segno più tangibile, soprattutto a livello istituzionale, della presenza storica sul nostro territorio della CNI. La sua proposta è stata accolta da tutti i consiglieri presenti.

 

Irene Mestrovich, presidente del Consiglio, ha messo al voto la proposta, chiedendo ai presenti di scegliere tra due opzioni possibili: chiedere alla Città di farsi carico della traduzione, oppure impegnarsi a svolgere il lavoro di traduzione da soli, come Consiglio della minoranza, chiedendo poi alla Città i finanziamenti per il lavoro svolto. Dopo un’analisi accurata su come procedere, la decisione dei consiglieri, suggerita dalla presidente, è stata quella di inviare una lettera alla Città di Fiume, avanzando l’idea della traduzione dello Statuto cittadino in cui il Consiglio cittadino per la minoranza si propone di collaborare nella stesura del testo. Dopo essere stata messa al voto la proposta è stata accolta da tutti i consiglieri.

 

In seguito all’analisi del documento per l’attuazione della legge sull’uso delle lingue della minoranza inviato dal Ministero dell’Amministrazione, il Consiglio ha constatato che il bilinguismo a livello locale per la nostra minoranza etnica rimane valido, come è stato confermato dal consigliere Oscar Scherbez, che ha sottolineato: “Siamo la comunità più numerosa, i nostri diritti rimangono”.

 

Irene Mestrovich ha menzionato, infine, la prossima apertura di un nuovo ufficio per le associazioni a livello nazionale, che avrebbe il compito di coordinare le attività associative presenti in Croazia offrendo supporto anche nei finanziamenti derivanti da fondi europei e destinati alle associazioni. L’ufficio, come sottolineato dalla presidente, avrà in tutto 23 dipendenti. La presidente ha invitato tutti i connazionali a candidarsi per i posti di lavoro che verranno aperti all’interno del nuovo ufficio. Irene Mestrovich ha infine informato i consiglieri sui dati inerenti al registro dei Consigli e delle associazioni, ricordando che il Consiglio cittadino della minoranza italiana è posizionato al numero 178. Questo dato è utile per chi volesse consultare le attività dell’organismo su Internet.

 

Tamara Tomić

“La Voce del Popolo” 16 maggio 2012

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