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Steccate in concerto dalla politica (Il Piccolo 31 lug)

LETTERE

Fortemente voluto dal sindaco Dipiazza, che si è speso in prima persona per organizzarlo, si è tenuto martedì scorso, in Piazza Unità, un evento dallo straordinario significato artistico e simbolico: il concerto dei tre Presidenti (di Italia, Slovenia e Croazia), diretto dal Maestro Riccardo Muti.

Giovani musicisti delle tre Nazioni hanno suonato e cantato insieme gli inni, entusiasmando e commovendo il folto pubblico; poi le note di Cherubini si sono liberata nell’aria afosa di una notte caldissima. Un sentito grazie al direttore d’orchestra; lui, che di musica vive, ne apprezza il magico potere di arrivare al cuore degli uomini, d’introdurre armonia nella torre di babele del mondo; e proprio la musica è stata il suggello di una giornata storica, in cui Trieste è stata per davvero una capitale europea. La visita dei tre Capi di Stato al sito del Narodni dom e al monumento che ricorda l’esodo istriano, la deposizione delle corone hanno reso tangibile la volontà di riconciliarsi dopo un secolo di incomprensioni, odi, crimini incrociati.

Purtroppo, neppure la bacchetta di Riccardo Muti ha potuto impedire che qualcuno steccasse clamorosamente (e non ci riferiamo certo agli orchestrali!).

Passi per le intemperanze di qualche nostalgico degli anni ’70, passi per l’abituale mugugno preregistrato dei professionisti dell’esodo; mi dispiace la defezione di un sottosegretario cresciuto a Trieste, di un rappresentante del Paese e di noi tutti – specie perché le motivazioni «ideali» dell’assenza appaiono, onestamente, poca cosa rispetto all’eccezionale portata dell’avvenimento.

Il discorso andrebbe esteso ad altri esponenti del centrodestra triestino, forse troppo legati, in alcuni casi, al mai rimosso passato missino; o forse semplicemente interessati ad innaffiare, anche in questa occasione, il loro orticello di nostalgici che, al momento delle elezioni, produce quasi sempre buoni frutti. Per costoro, evidentemente, la musica, la cultura universale che essa esprime sono un optional, e la stessa riconciliazione è, più che inutile, (elettoralmente) dannosa.

E così il sindaco Dipiazza è rimasto solo con i suoi grandissimi ospiti. Ma in fondo l’aveva previsto: gli assenti hanno sempre torto, ha detto più volte.

E lui, stavolta, ha avuto ragione.

Norberto Fragiacomo, vicesegretario e capo Ufficio Stampa Partito Socialista Italiano Federazione di Trieste

 

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