La nuova amministrazione comunale di Fiume ha interrotto l’installazione di segnaletica stradale bilingue, un progetto che la precedente consiliatura aveva avviato in occasione della nomina di Fiume a Capitale Europea della Cultura 2020.
L’esplosione della pandemia di Covid-19 ha di fatto ridimensionato le iniziative e le manifestazioni programmate per la vetrina europea e adesso quel poco di buono che era stato realizzato per la visibilità della matrice italiana del capoluogo del Carnaro rimane un caso isolato.
«Purtroppo – commenta Marino Micich, Direttore del Museo archivio storico di Fiume con sede a Roma – si tratta di un bel passo indietro di questa nuova amministrazione municipale croata di Fiume-Rijeka sulla via del multiculturalismo. Dopo aver approvato il progetto delle tabelle un paio d’anni fa assieme alla Comunità degli Italiani di Fiume ed alla Società di Studi Fiumani sembra che si torni indietro. Sarebbe, nel caso la notizia venisse confermata dal nuovo sindaco della città, un bel ritorno indietro sulla condivisione dei principi europeisti. La componente italiana rimasta a Fiume dopo il 1945 e gli oltre 38.000 esuli fiumani meritano molto di più per il dialogo leale e aperto trentennale avviato sin dal 1991 con la Repubblica di Croazia.»
Il Piccolo – 22/08/2021