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Storia della libera Contea di Gorizia – 11giu13

Una riflessione su una storia unica in Italia, erede di un’istituzione antica ed illustre qual è la Contea di Gorizia, dalle origini plurisecolari: questo è uno degli aspetti più interessanti dell’esposizione “La Provincia di Gorizia e Gradisca: autonomia e Governo 1861-1914. Letture di un territorio”, allestita nella sede di Borgo Castello dei Musei Provinciali di Gorizia. Un progetto importante, che si fonda su studi avviati da diverso tempo e che evidenzia come l’attuale amministrazione provinciale deve le sue origini alla Contea di Gorizia, i cui conti apparvero sulla scena europea già agli inizi del XII secolo e riuscirono ad ascendere fra le famiglie più potenti del Sacro Romano Impero.

Alla loro estinzione nel 1500, la Contea cambiò dinastia sovrana passando sotto gli Asburgo, ma conservando tutti i propri diritti tradizionali. Estesa lungo le valli dell’Isonzo e del Vipacco su un’area strategica compresa tra le Alpi all’Adriatico, divenne una Provincia ereditaria austriaca e mantenne la propria individualità istituzionale fino alle grandi riforme del XVIII secolo e ai rivolgimenti provocati dalle invasioni napoleoniche. Privata da allora dell’autonomia, la riacquistò solo dopo il 1860.

Avendo da poco raggiunto il traguardo dei 150 anni di storia, i Musei Provinciali di Gorizia dedicano un originale progetto di studio alle vicende istituzionali della Provincia autonoma di cui furono emanazione fin dal 1861, l’anno stesso in cui la Provincia raggiunse la sua sistemazione definitiva nell’ambito della generale riorganizzazione amministrativa in senso costituzionale delle Terre della corona asburgica; in questa forma la Provincia durò fino al 18 gennaio 1923, quando il governo italiano ne decretò la soppressione. Fu ricostituita nel 1927 e dalle vicende della seconda guerra mondiale uscì pesantemente ridimensionata sotto il profilo territoriale.

Tra il 1861 e la prima guerra mondiale la Provincia di Gorizia aveva goduto di ampia autonomia, avendo potestà legislativa in materia tributaria, di lavoro, di polizia ed elettorale, ed esercitato le proprie competenze in ambiti strategici. Tutta la vasta attività compiuta dagli organi dell’amministrazione provinciale (ovvero la Dieta, l’assemblea elettiva locale e la Giunta a sua volta nominata dalla Dieta) è documentata dagli atti raccolti nel fondo della Rappresentanza Provinciale (1861-1924), oggi conservato nell’Archivio Storico Provinciale. Utilizzando documentazione originale dell’Archivio e accompagnata dai ritratti dei deputati provenienti da importanti istituzioni quali il Parlamento di Vienna, il Narodni Muzej di Lubiana e l’Arcidiocesi di Gorizia, nonché da opere a stampa e periodici locali dell’epoca, l’esposizione si articolata in più sezioni.

Il percorso espositivo si snoda infatti attraverso la storia istituzionale della Provincia, ricostruita attraverso le patenti sovrane istitutive, i regolamenti e gli atti elettorali, i protocolli originali delle sedute, le descrizioni della sua prima sede istituzionale. Si prosegue con lo sviluppo territoriale della Provincia con le carte geografiche del territorio a stampa e manoscritte, per giungere infine alle competenze specifiche della Provincia dove si possono visionare i disegni tecnici, i testi originali delle relazioni delle specifiche commissioni, le proposte di legge e le interpellanze nonché un nutrito nucleo fotografico.

Cristina Feresin
www.ilpiccolo.it 7 giugno 2013

 

 

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