Il 26 ottobre 1954 segnò il ritorno dell’amministrazione civile italiana a Trieste e nella Zona A del mai costituito Territorio Libero di Trieste al posto dell’amministrazione militare anglo-americana. Alla gioia dei triestini fece da contraltare la delusione degli istriani della Zona B (distretti di Capodistria e di Buie) che videro subentrare all’amministrazione militare jugoslava l’amministrazione civile di Belgrado, a suggello di uno strisciante annessionismo da parte del regime comunista protrattosi negli anni. Come se ciò non bastasse, il Memorandum di Londra aveva definito un’ulteriore rettifica confinaria a favore della Jugoslavia, la quale otteneva alcune località dell’entroterra muggesano che avevano fatto parte della Zona A.
Ci furono ancora istriani costretti all’esilio, famiglie separate dal confine, proprietà immobiliari attraversate dal nuovo tracciato confinario e fu allestito il Centro Raccolta Profughi delle Noghere.