Anticipando il tradizionale rito che avrebbe dovuto svolgere la figlia Marzia,un improvviso refolo di vento “amico” ha tolto la bandiera europea che copriva la lapide dedicata al grande velista olimpionico ammiraglio Agostino Straulino. La lapide posta sull’edificio che ospitava il vecchio Istituto nautico,frequentato dal giovane Tino, a pochi passi dalla casa natale, ha attirato gli apprezzamenti e la simpatia dei numerosi amici ed estimatori presenti verso l’ Amministrazione comunale di Lussinpiccolo, per la sensibilità dimostrata verso questo suo grande personaggio. Purtroppo le pessime condizioni metereologiche hanno costretto gli organizzatori a modificare il programma, tanto che la cerimonia ufficiale si è svolta all’interno della sede della comunità degli Italiani in Lussino, dove dallo scorso agosto è visitabile una mostra sulla vita del grande velista, apprezzata anche da una delegazione di parlamentari, presieduta dal sen. Epifani, presente a Lussino per accordi turistici.
Dopo gli onori di casa della presidente Annamaria Saganic, sono intervenuti il presidente e vice del Panathlon Club di Trieste, Sauro Bacherotti e Giorgio Brezich, e il rappresentante del CONI Regionale Renato Milazzi. Dopo aver spiegato i valori che animano il Panathlon, hanno ringraziato le autorità che si sono tanto prodigate per la riuscita di questo evento che ha voluto onorare un grande personaggio dello sport, Agostino Straulino unitamente a Nico Rode,anche lui lussignano. In rappresentanza dell’Unione Italiana, il prof. Sergio Delton ha espresso il compiacimento per questa iniziativa che lega ancor più l’Unione al mondo sportivo triestino. Gradito ospite,il vice sindaco Edy Kraus,che ha ricordato come la città abbia onorato questi due grandi campioni, intitolando loro il piazzale confinante le sedi nautiche della Sacchetta
La Vice sindaco Ana Kucic, braccio e mente di questa iniziativa, ha ringraziato tutti coloro che con la loro opera e presenza hanno reso omaggio a questi personaggi dei quali Lussino è orgogliosa di avere dato loro i natali. La giornata celebrativa ha avuto inizio con una Messa nel cimitero di Lussino dove una delegazione di ex allievi dell’Accademia di Livorno, guidata da Giancarlo Rutteri, ha voluto rendere omaggio con una corona d’alloro al loro ammiraglio che li aveva portati con la Corsaro II (imbarcazione a vela di 18 metri) nel 1962 da Livorno via Oceano Atlantico, Panama e costa del Pacifico a Seattle. L’iniziativa, sorta lo scorso anno su un idea di Vasco Vascotto, altro grande campione mondiale della vela, ha trovato immediata adesione in Emilio Felluga, membro dell’Accademia Olimpica nazionale Italiana,che in qualità di socio del Panathlon Club di Trieste, ha raccolto l’adesione del Comune di Lussino,del Coni regionale, dell’Accademia stessa, della Federvela regionale, dell’Università popolare di Trieste, dell’ Unione italiana, delle due associazioni dei Lussignani in Italia e degli Italiani a Lussino, oltre allo Yacht Club Adriaco.
(eeffe / Accademia Olimpica nazionale Italiana)