«Che i Giuliano-Dalmati abbiano pagato il conto della sconfitta subita dall’Italia nella Seconda Guerra Mondiale è un fatto incontestabile, così come non si può non ribadire, con ammirazione, che i Giuliano-Dalmati erano e rimasero Italiani, per nascita e per scelta. Ad oggi, tuttavia, la battaglia per questa giustizia non è ancora vinta». Così il presidente dell’Assemblea legislativa Michele Boffa ha aperto oggi pomeriggio nella sala Auditorium dell’Acquario di Genova la seduta dedicata al Giorno del Ricordo in memoria delle vittime della persecuzione contro la comunità italiana avvenuta nella ex Jugoslavia alla fine della Seconda guerra mondiale.
«La battaglia per questa giustizia non è ancora vinta – ha aggiunto il presidente – perché non si è posta fine a negazionismi e riduzionismi, non lo è perché raramente la scuola affronta con la doverosa attenzione e correttezza storica queste vicende, non lo è perché agli esuli viene negato il diritto all’identità previsto dalla legge 54/1989 per i cittadini italiani nati in Comuni ceduti dall’Italia ad altri Stati in base al trattato di pace, non lo è perché i diritti patrimoniali degli esuli nei confronti dello Stato italiano sono ancora trascurati e da Stati esteri membri dell’Unione Europea non sono neppure riconosciuti».
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