FIUME – La gioventù ligure impara a conoscere gli italiani di Fiume. Agnese Superina, presidente dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Fiume, ha accolto ieri a Palazzo Modello una quarantina di studenti liguri, giunti nel capoluogo quarnerino accompagnati da Giacomo Ronzitti, presidente del Consiglio regionale della Liguria, da Fulvio Mohoratz, presidente della sezione ligure dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), e da Emerico Radmann, responsabile del settore Case popolari in seno all’ANVGD.
SALVAGUARDARE LA LINGUA Nel corso dell’incontro Agnese Superina ha illustrato ai ragazzi e ai loro accompagnatori la storia della Comunità degli Italiani di Fiume e delle istituzioni della Comunità nazionale italiana operanti nel capoluogo quarnerino. “La CI di Fiume con i suoi circa 7.000 iscritti è la più grande sia in Croazia sia in Slovenia, dove operano complessivamente 52 sodalizi. A Fiume esistono pure quattro scuole dell’obbligo e una scuola media superiore italiane. Abbiamo gli asili e una compagnia di prosa, il Dramma Italiano, che opera in seno al Teatro nazionale croato Ivan de Zajc. C’è inoltre una casa editrice, l’Edit che pubblica in lingua italiana il quotidiano ‘La Voce del Popolo’, il quindicinale ‘Panorama’, il mensile per ragazzi ‘Arcobaleno’, la rivista culturale ‘La Battana’ e libri”, ha detto la presidente della CI di Fiume. Agnese Superina ha sottolineato l’impegno profuso dal sodalizio di Palazzo Modello al fine di salvaguardare non solo l’uso della lingua italiana, ma soprattutto del dialetto fiumano.
AMMIRAZIONE Ha poi preso la parola Giacomo Ronzitti, che ha espresso ammirazione nei confronti dei giuliano dalmati, ha ammesso di essere rimasto sbalordito dalla storia dell’ex Liceo di Fiume e di essere assai contento dell’esistenza degli asili in lingua italiana. Ha lodato gli sforzi profusi dalla CNI al fine di salvaguardare l’uso della lingua italiana. Ronzitti, che ha donato alla Comunità degli Italiani di Fiume il vessillo della Regione Liguria, con l’auspicio che il medesimo possa essere in futuro affisso in occasione degli eventi ufficiali, ha ricordato la figura di Giovanni Palatucci. “Prima di essere trasferito a Fiume, Palatucci prestò servizio a Genova. Con il proprio intervento salvò la vita di migliaia di persone che altrimenti sarebbero finite nei campi di sterminio nazisti, dando prova di italianità e solidarietà umana. Un sacrificio che gli è valso la Medaglia d’oro alla memoria civile e il titolo di Giusto tra le nazioni”, ha concluso Ronzitti.
TOLLERANZA Ricollegandosi alle gesta di Palatucci, Fulvio Mohoratz ha sottolineato che i fiumani sono stati sempre tolleranti nei confronti dei numerosi “cifut” (ebrei) che vivevano in città. “Siamo sempre stati una comunità aperta”, ha sottolineato Mohoratz, suggerendo di organizzare l’anno prossimo, in occasione della prossima visita dell’ANVGD a Fiume, una conferenza sulla figura di Giovanni Palatucci. Una proposta che Agnese Superina ha salutato. Nel corso dell’incontro ai presenti si è rivolto pure Emerico Radmann, il quale ha parlato della tradizione teatrale fiumana. Nella prima parte della giornata la delegazione ligure aveva visitato l’ex Liceo.
Krsto Babić