Il viaggio studio, premio del concorso “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”, promosso dalla Regione Liguria e indirizzato agli studenti degli istituti superiori, ha toccato in settimana Redipuglia, Trieste, Basovizza, Fiume, Parenzo, Rovigno, Pola e Buie, con una sosta al cimitero di Santa Domenica di Visinada al fine di rendere omaggio a Norma Cossetto, per concludersi a Capodistria[una panoramica nella foto di apertura, ndr] .
A Buie la delegazione ha visitato sabato scorso la nuova sede della SMSI “Leonardo Da Vinci”, accolta dalla preside Irena Penko, nonché la Comunità degli Italiani. La presidente del sodalizio, Lena Korenika ha illustrato la storia del sodalizio e le varie attività. Una Comunità protesa nel suo operato alla salvaguardia del bagaglio culturale e al mantenimento delle tradizioni, dell’identità, lingua e cultura italiana. Korenika non ha mancato di sottolineare come il sodalizio buiese sia fiero e onorato di aprire le sue porte, in particolare ai giovani desiderosi di conoscere la realtà locale. La giornata storico-culturale si è conclusa nel pomeriggio con una visita al Castello Montecuccoli di Pisino, che ospita il Museo etnologico dell’Istria.
L’ultima giornata del viaggio è stata dedicata domenica alla visita di Capodistria. La comitiva ligure è stata accolta dalla presidente della società “Dante Alighieri” Valentina Petaros Jeromela, che ha accompagnato gli ospiti alla scoperta del retaggio storico-culturale del centro cittadino. Il giro è iniziato lungo le rive dove alle porte dello stabilimento balneare, negli anni Trenta del secolo scorso, sorgeva il monumento dedicato al comandante marittimo Nazario Sauro. In onore del patriota capodistriano gli ospiti hanno deposto due corone d’alloro in prossimità del punto dove era stata eretta la sua statua che, come spiegato dalla Petaros Jeromela, era stata abbattuta soltanto alcuni anni più tardi. La guida ha fatto poi vedere loro alcune delle attrazioni più rappresentative, come l’ex magazzino del sale con la retrostante piazza Carpaccio, la piazza sulla quale è affacciata la Porta della Muda, per poi raggiungere, lungo la Calegaria, la piazza centrale e visitare il Duomo.
Si è conclusa così l’escursione, frutto di un’iniziativa sorta con l’intento “di far toccare con mano ai ragazzi quella che è l’identità di queste terre e conoscere da vicino le vicende storiche che le hanno segnate soprattutto nel periodo del dopoguerra, promuovendo la fratellanza tra i popoli”, ha osservato Daniela Menini, consigliera regionale della Liguria, soddisfatta dall’esperienza appena fatta. “Le popolazioni che abbiamo visitato continuano a mantenere un legame con l’Italia e le sentiamo nostre, sebbene per motivi bellici siano dovute andare sotto altri Stati”.
Fonte: La Voce del Popolo – 28/11/2022