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Sylva e le altre ”dive” della ex Jugoslavia (Il Piccolo 23 ago)

TRIESTE Una bellezza seducente, atteggiamento vezzoso e capricci: questa la chiave per divenire «diva». Alle attrici jugoslave che hanno imperversato nel mondo del cinema dell'Italia anni '60 e '70 e alle hit parade delle loro conterranee cantanti, Stazione Rogers dedica la giornata del giovedì 3 settembre, dalle 19.

La serata «Sylva, Femi, Beba…», progetto a cura di Luciano Panella e Massimiliano Schiozzi per Cizerouno, prende forma nella suggestiva location della stazione anni '50, invenzione dell'architetto Ernesto Nathan Rogers, trasformata recentemente da distributore di benzina a distributore d'arte.

L'omaggio a queste importanti dive scaturisce dalla ricorrenza dei quindici anni dalla morte di Sylva Koscina, attrice nata a Zagabria e che in Italia lavorò tra gli altri con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi. Appena ventiduenne incantò gli uomini italiani con le sue sinuosità nordiche, attraenti e generose, e i suoi occhi da gatta catturarono il pubblico già dal suo esordio cinematografico accanto al principe Antonio de Curtis, Totò.

Assieme a lei, molte furono le bellezze d'oltreconfine che in quegli anni animarono l' immaginario maschile: da Femi Benussi che con la sua prorompente bellezza mediterranea si aggiudicò il titolo di attrice più spogliata del cinema italiano in circa 80 pellicole, e fu voluta fortemente da Pasolini per «Uccellacci e uccellini», fino alla bosniaca Olga Bisera, la Felicca di «Agente 007- La spia che mi amava».

Ricordate anche l'algida bellezza croata della regina del fotoromanzo Rajka Juri, l'attrice serba Beba Loncar che partecipò giovanissima al film «Signore e signori» di Pietro Germi, trovando la propria fortuna televisiva? E Špela Rozin, che da Lubiana arrivò appena diciottenne a Roma per «Via Veneto»?

«Abbiamo voluto celebrare la scomparsa ma mai dimenticata Koscina – spiega Panella – insieme a tutte queste bellezze che tanto hanno dato al cinema nostrano. Il nostro sarà un omaggio visivo e sonoro. Un vero collage di spezzoni, dichiarazioni ed interviste delle ”altre dive” che farà da sfondo ai successi musicali (riarrangiati) di quegli anni. Ascolteremo Marjana Deržal, Majda Sepe, Elda Viller, Irena Kohont, Lidlja Kodric, Tereza Kesovija, Gab Novak, Duo DD, Ljupka Dimitrovska, tutte cantanti che si sono esibite poco nel nostro paese ma che hanno sempre avuto nel cuore l'Italia, tanto che facevano a gara fra loro per ottenere i diritti dei brani che le nostre Ornella Vanoni e Mina, la Tigre di Cremona, presentavano a Sanremo. Tutto per poterle tradurre, riarrangiare e farle loro con un successo garantito».

L'appuntamento è dunque sulle Rive, dove sarà possibile incontrare le bellezze del passato che qui rivivranno in tutta la loro splendida giovinezza; gli organizzatori sperano di poter approfondire presto con ulteriori appuntamenti la loro presentazione.

Sara Giroldo

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