TRIESTE «Il bollino autostradale in Slovenia? Serve una soluzione equa. L’ideale sarebbe una durata settimanale e un costo di non più di 5 euro». Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario comunitario ai Trasporti, non interferisce sul caso benzina regionale e sul rischio per il Friuli Venezia Giulia di perdere lo sconto, ma su un’altra questione delicata, quella delle «vignette» imposte sulle autostrade della vicina Repubblica, interviene con fermezza.
«I turisti non possono essere obbligati a pagare un abbonamento troppo prolungato nel tempo», afferma Tajani. La vicenda è nota. Il sistema di pagamento del pedaggio con i bollini – 35 euro per quelli semestrali, 55 per quelli annuali – è in vigore in Slovenia dal luglio 2008 e da allora, mentre sono stati venduti oltre 2 milioni di pedaggi semestrali, non sono mancate le critiche, in particolare di tutti gli Automobile club d’Europa. Un’azione così forte da portare all’avvio del procedimento d’infrazione contro la Slovenia da parte della Commissione europea. Nel mirino della Ue la discriminazione nei confronti di chi, in particolare i turisti stranieri, si trova ad attraversare la Slovenia una sola volta all’anno, con l’obiettivo spesso di recarsi in vacanza in Croazia.
In attesa di un segnale positivo da parte di Lubiana, Bruxelles ha pure bloccato i fondi per la costruzione di un tratto autostradale sloveno. Quel segnale, tuttavia, sostiene il nuovo ministro dei Trasporti Patrick Vlacic, sarebbe già arrivato con l’annuncio dei preparativi per la messa in pista di un sistema più equo, vale a dire dell’introduzione di bollini di durata ridotta. La Dars, la Società autostradale slovena, starebbe infatti pensando di predisporre «vignette» di 7 o 10 giorni, al prezzo di 15 euro, con il conseguente aumento dei semestrali, che costerebbero circa 80 euro, e degli annuali, ritoccati fino a 125 euro. Se a Tajani va più che bene la durata, settimanale, sui costi ancora non ci siamo. La proposta del commissario europeo è di un prezzo contenuto, «5 euro andrebbe bene». Una proposta che è un suggerimento a Lubiana: «Siamo sempre in attesa delle risposta della Slovenia alla procedura di infrazione. Nel frattempo ho parlato con il ministro sloveno e ho appunto insistito per una soluzione equa che tuteli sia gli interessi della Repubblica sia quelli dei turisti che non possono essere obbligati a pagare per 6 mesi quando si trovano invece a transitare in autostrada per solo poche ore». Da parte del deputato italiano al Parlamento di Lubiana Roberto Battelli è venuta tra l’altro una richiesta di moratoria per il litorale, richiesta che non ha però trovato risposta.
«Quella dell’esonero dal pagamento nei tratti costieri – commenta Tajani – è un’altra questione di cui parleremo in sede di trattativa con la Slovenia». Ma intanto tutto procede come prima. I bollini da un anno, per il 2009, sono già in vendita. Così come quelli semestrali, possono essere acquistati nelle principali stazioni di servizio, negli uffici turistici, nelle sedi dell'Automobile club sloveno. Sono validi per 14 mesi, dal primo dicembre 2008 al 31 gennaio 2010. Su un altro versante, quello del Corridoio 5, Tajani assicura infine che le cose «procedono secondo programma». Proprio come da firme di inizio dicembre a Verona sugli accordi italo-sloveni e la conseguente conferma che «le risorse ci sono tutte», quasi 150 milioni di euro per la progettazione completa della tratta ferroviaria Ronchi-Trieste-Divaccia.
Marco Ballico