Al termine del primo incontro Governo-Esuli per il tavolo di coordinamento a Palazzo Chigi, la presidenza della Federazione delle Associazioni degli Esuli ha emesso il seguente comunicato stampa.
"La Federazione delle Associazioni degli Esuli esprime soddisfazione per essere riusciti a concretizzare il primo incontro del nuovo tavolo di lavoro Governo-Esuli a Roma, a poche settimane dal Giorno del Ricordo, nel momento in cui è ancora forte l’eco degli interventi, cerimonie, manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia in quella occasione.
A prendere parte alla riunione di Roma, da parte del Governo, è stata una nutrita schiera di ministri e sottosegretari quali Letta, Chiti, Crucianelli, Rosato, Mochi Onory oltre a funzionari che seguono da tempo le problematiche del mondo degli Esuli che qui erano rappresentati da Codarin, Toth, Varisco, Aquilante, Brazzoduro, Mazzaroli, Ladillo, de’Vidovich, Lacota, Rovis, Novacco, Neami, Sardos Albertini e Zoia.
Dopo alcune ore di dialogo, pacato e costruttivo, è stata confermata la volontà di collaborazione, e l’intenzione di trovare le giuste soluzioni ai problemi che gravano sulla realtà del mondo degli Esuli da sessant’anni, si sono stabiliti dei compiti precisi affidati ai funzionari chiamati a concludere in tempi brevi.
Ai rappresentanti del Governo sono stati presentati i nove punti stilati dalla Federazione ai quali se ne è aggiunto un decimo sul pianeta scuola che dovrebbe colmare, nei libri e nella didattica una pagina di storia assente per troppo tempo dall’insegnamento ufficiale.
I nove punti rappresentano una piattaforma di richieste avanzate dagli Esuli per un pieno riconoscimento del dramma dell’esodo e per il bisogno di costruire un futuro per questo popolo sparso. Nascono dalla necessità della Federazione degli Esuli – composta da Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Libero Comune di Fiume, Libero Comune di Pola, Libero Comune di Zara, Unione degli Istriani – di rendere note al Governo, alle Camere, ai massimi rappresentanti dei vari schieramenti politici, le loro istanze, affinché siano responsabilizzati, a sostenerle nel corso della legislatura.
Gli Esuli, sentono la grande responsabilità nei confronti del Paese, e un preciso dovere di affrontare con serietà e maturità le questioni di fondo che si possono così riassumere: restituzione dei beni, indennizzo equo e definitivo, case popolari, anagrafe, tombe monumentali e civili, cittadinanza, figli dei profughi e previdenze di carattere sociale e assistenziale e a favore degli esuli, prosecuzione e miglioramento della normativa di cui alla legge 193/2004 che finanzia le attività delle associazioni, tavolo di concertazione a livello di presidenza del Consiglio.
Naturalmente, i nodi centrali, sono ancor sempre restituzione ed indennizzi che sono stati affrontati con forza, senza minimizzare sulle reali proporzioni del problema, cercando di creare le premesse per la continuazioni del dialogo sulle possibili soluzioni."