Il Centro Pannunzio in collaborazione con la Genesi Editrice organizza
presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo il Convegno
1947, L’ANNO DELLA SVOLTA
Sabato 17 novembre 2007 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane, 16 – Torino
Con il patrocinio della Regione Piemonte-Assessorato alla Cultura
MATTINO h. 9,00-13,00 Temi e Relatori:
• Correva l’anno 1947… Prof. Luisa Cavallo
• Saragat e la scissione socialista di Palazzo Barberini Prof. Emilio Papa
• Il trattato di pace e l’esodo giuliano-dalmata Sen. Lucio Toth
• Alcide De Gasperi e la scelta di campo Sen. Luigi Compagna
• Luigi Einaudi salva la lira Sen. Francesco Forte
• 28 dicembre: muore Vittorio Emanuele III Prof. Gianni Oliva
Pausa Pranzo – È possibile servirsi del ristorante interno alla Fondazione (€ 20,00)
Prenotare al 3488134847 dal 5 al 14 novembre
POMERIGGIO h. 15,00-18,00 Temi e Relatori:
• Elio Vittorini non suona il piffero della rivoluzione: la fine del “Politecnico” Prof. Sandro Gros-Pietro
• L’utopia giellista e la fine del Partito d’Azione Prof. Guglielmo Gallino
• Il partito comunista dal dopoguerra all’art. 7 della Costituzione Prof. Giancarlo Lehner
• La guerra fredda Dott. Giorgio Frankel
• Mario Scelba, ministro degli Interni Avv. Ennio Galasso
• Sicilia, 1° maggio: la strage di Portella delle Ginestre Prof. Francesco Fiordaliso
• 27 dicembre: viene firmata la Costituzione della Repubblica Prof. Tito Lucrezio Rizzo
Sessant'anni dopo
Il convegno sul tema 1947, l'anno della svolta offre l'opportunità di una riflessione storica su diversi aspetti che rendono quell'anno particolarmente importante e fecondo, anche se si è trattato di un periodo tormentato, animato da forti passioni e scosso da profonde, laceranti conflittualità che hanno pesato nella storia successiva. Secondo alcuni, il ’47 è stato l'anno in cui l'Italia ha scelto la conservazione piuttosto che le riforme, secondo altri, è l'anno in cui Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi e Giuseppe Saragat hanno salvato l'Italia da una dittatura comunista incombente, facendo fare al Paese una scelta di campo inequivocabilmente occidentale e liberaldemocratica. Come si può constatare leggendo il programma del convegno, il ’47 è ricchissimo di eventi importanti: dalla firma del trattato di pace il 10 febbraio alla firma, da parte di Enrico De Nicola, della Costituzione della Repubblica il 27 dicembre. Sotto il profilo culturale è l'anno in cui Elio Vittorini si rifiuta di suonare il piffero per la rivoluzione, entrando in polemica con Palmiro Togliatti che pretendeva che la sua rivista Il Politecnico si adeguasse alle regole ferree dell’“intellettuale organico” di gramsciana memoria. Vittorini rifiuta e in quell'anno Il Politecnico, edito da Giulio Einaudi, cessa le pubblicazioni.
Sotto il profilo letterario va ricordato che in quell’anno il Premio Strega venne conferito a Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, un
libro inconsueto, totalmente estraneo al neo-realismo allora imperante.
Gli argomenti da discutere ed approfondire sono tantissimi. Noi abbiamo cercato di enucleare i temi più importanti per offrire una ricostruzione storica, come sempre, non faziosa e non ideologica, ma neppure falsamente ‘neutra’, seguendo l'unica via
praticabile: mettere a confronto tante opinioni discordanti per offrire, a chi ascolta, la possibilità di trarre le conclusioni che ritiene.
Liberamente.
L'Organizzazione