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Toth: imbecilli fiorentini inneggiano alle Foibe

Questo l'intervento del Presidente nazionale ANVGD, Lucio Toth, sulle scritte apparse in questi giorni a Firenze e inneggianti alle Foibe.

Come si dice a Firenze questi imbrattatori di muri inneggianti ai massacri delle Foibe non hanno capito "una beata fava"!

I partigiani di Tito, ubriacati di nazionalismo, hanno operato in Istria e Dalmazia una "pulizia etnica", senza distinzioni tra partigiani, resistenti, antifascisti e fascisti, anticipando le orrende stragi in Bosnia degli anni Novanta.

Poichè gran parte degli infoibati era gente comune (donne, impiegati, operai, commercianti, contadini, preti) che aveva la sola colpa di essere italiana – come hanno affermato tre Presidenti della Repubblica Italiana – la marcatura di "fascisti" impressa a queste vittime rivela solo ignoranza e un profondo e stupido odio di parte. E' gente degna dei criminali che esaltano.

In molte città italiane le associazioni degli Esuli giuliano-dalmati celebrano il Giorno del Ricordo delle Foibe e dell'Esodo di 350.000 italiani insieme alle istituzioni cittadine e regionali, agli Istituti Storici per la Resistenza e anche all'ANPI, dato che molte vittime delle Foibe erano partigiani, bianchi e rossi, combattenti della Guerra di Liberazione, membri del CLN, che si opponevano a quell'ondata di terrore e all'annessione della loro terra alla Iugoslavia di Tito.

Leggano un pò di più e si informino le "beate fave" fiorentine, invece di sporcare i muri della città più bella del mondo, capitale della cultura e della civiltà italiana.

Roma, 23 gennaio 2011 

Lucio Toth, Presidente nazionale ANVGD

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