TRIESTE, 16 GIU – E' l'inno della comunità degli esuli italiani in Istria e Dalmazia il "Và pensiero", e "non c'azzecca" con la Padania: lo afferma oggi, in una nota, il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lucio Toth, intervenendo sulle polemiche di questi giorni sull'inno nazionale e il Coro del Nabucco. Toth ricorda che le parole del Và Pensiero "hanno un senso per la nostra vicenda. Ed era anche il coro che si intonava nelle nostre città per affermare la nostra italianità ai tempi dell'Austria". "Se nell'Ottocento – prosegue Toth – lo si cantava a Milano o a Pavia era per invocare l'unità e la libertà della Patria Italiana. E in fatto di italianità e di venezianità non accettiamo lezioni da nessuno, perché ne siamo maestri. Nelle nostre cerimonie cominciamo sempre con l'Inno di Mameli, e concludiamo sempre i nostri incontri, tristi e lieti, con i nostri figli e nipoti intonando il Và pensiero. Che è rivolto alla nostra Istria, al Quarnaro, alla Dalmazia, quelle sì – conclude – 'belle e perdute'". (ANSA).