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Tra le vittime di Tito 2 poliziotti pugliesi (Gazz.Mezzogiorno 05 set)

di LUCA DE CEGLIA

BISCEGLIE – Trucidati senza pietà, da innocenti, e dimenticati. Il massacro delle Foibe, compiuto in Istria con inaudita ferocia e crudeltà dai partigiani jugoslavi del maresciallo Tito tra il 1943 ed 1945, vide morire migliaia di italiani (fascisti, cittadini comuni, partigiani "bianchi") ritenuti di ostacolo alle strategie comuniste che furono fucilati sull'orlo delle cavità o gettati al loro interno, legati ed ancora vivi. Tra loro si scopre solo oggi che c'erano due giovani poliziotti di Bisceglie, finiti nel "vortice" di quella assurda furia, che prestavano servizio presso la Questura di Trieste.

E' spuntata, infatti, dagli archivi della Polizia di Stato la storia amara dei biscegliesi Antonio Papagni di Giovanni nato nel 1918 e scomparso l'1 maggio 1945 e di Raimondo Selvaggi di Eustachio, nato anch'egli a Bisceglie nel 1922 e la cui salma fu rinvenuta nel luglio 1945 nella grotta di Plutone sul Carso triestino.

La scoperta è stata fatta dal Centro Studi Biscegliese, scorrendo l'elenco dei poliziotti uccisi nelle Foibe che è stato recentemente pubblicato nel sito internet www.cadutipolizia.it.

Delle due guardie di pubblica sicurezza partite da Bisceglie ed assegnate di stanza alla Questura di Trieste non si è saputo più nulla. Il loro sacrificio è caduto nell'ingiusto oblìo. «È giunta l'ora che si facciano i dovuti approfondimenti su quella orribile pagina di storia volutamente dimenticata che ha toccato anche Bisceglie – dice Tommaso Fontana, presidente del Centro Studi Biscegliese – chiederemo al sindaco ed all'amministrazione comunale di annoverare nella toponomastica cittadina una via dedicata ai Caduti delle Foibe che ricordi anche i due agenti di polizia biscegliesi».

L'iniziativa potrebbe essere realizzata il prossimo 10 febbraio, quando ricorrerà il "giorno del ricordo" istituito dal Parlamento italiano. Intanto le ricerche storiche proseguono per acquisire ulteriori notizie su Papagni e Selvaggi. Coloro che fossero in possesso di eventuali fotografie e di altre informazioni utili possono mettersi in contatto col sito www.centrostudibiscegliese.it.

I due biscegliesi furono arrestati dai partigiani del IX° Corpus dell'Armata Partigiana Jugoslava, che aveva occupato Trieste il 30 aprile 1945. Molti dei poliziotti tratti in arresto avevano collaborato con la Resistenza Italiana, affrontando gravissimi rischi personali, ma questo non servì a salvare loro la vita. Vennero deportati da Trieste nei primi giorni di maggio, senza farvi mai più ritorno.

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