Il 10 febbraio non è stato, nel Trentino, un momento rituale soltanto ma una importante occasione di riflessione, di partecipazione, di intense emozioni. Con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia del Trentino si sono mosse le istituzioni comunali di Trento, Rovereto e Pergine Valsugana, la Provincia Autonoma di Trento, la Fondazione Museo Storico del Trentino che hanno organizzato assieme gli eventi più importanti.
A Rovereto e a Trento due momenti significativi per ciascuna città con la S. Messa a Rovereto e gli interventi del Sindaco Francesco Valduga e del Commissario del Governo Gianfranco Bernabei che hanno sottolineato quanto sia importante ricordare questa drammatica pagina della storia italiana per denunciare gli orrori compiuti dalle milizie titine e per farne un momento di riflessione per educare le nuove generazioni a non ripetere gli errori del passato.
A Trento e a Rovereto si sono svolte anche altre due cerimonie alla presenza delle autorità civili e militari e con la partecipazione delle associazioni d’arma con i loro labari a fianco del labaro ANVGD nel momento della deposizione alle lapidi che ricordano le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmato.
Una cerimonia partecipata, in presenza, a Trento si è svolta nella sede prestigiosa della sala di rappresentanza del Municipio con gli interventi del Sindaco del Comune di Trento, Franco Ianeselli, del Vice Presidente della Provincia Autonoma di Trento Mario Tonina, del Commissario del Governo Gianfranco Bernabei, del Direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e del Presidente ANVGD del Trentino Roberto De Bernardis. L’intervento di De Bernardis ha riscosso un commosso applauso quando ha ricordato l’esodo, i campi profughi, le difficoltà, il dolore e la dignità con cui anche i suoi genitori con due figli piccoli avevano affrontato il lungo percorso da Pola ad Altamura per ricomiciare una nuova vita nella disgregazione degli affetti famigliari, delle amicizie, delle abitudini e delle tradizioni.
Al termine dell’assemblea sono stati letti brani e poesie della letteratura Istriana dell’esodo eseguiti da Cecilia Ruele accompagnati dall’armonica di Gabriele Girardelli (quest’ultimo figlio di Zeffirino esule da Lanischie il cui padre, maestro Erminio, venne ucciso e gettato in foiba), con una emozionata partecipazione del pubblico presente.
Anche a Pergine Valsugana l’ amministrazione comunale ha voluto celebrare il Giorno del Ricordo con una pubblica assemblea in cui sono intervenuti molti cittadini per ascoltare e dialogare con l’assessore Morgan Betti, il Direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e il presidente ANVGD del Trentino Roberto De Bernardis.
Sono seguiti poi nei giorni successivi due appuntamenti molto partecipati con gli studenti trentini: uno con la Consulta provinciale degli studenti dove è intervenuta anche la signora Loretta Durin esule da Pola che ha raccontato la sua storia personale facendo emergere le paure della guerra con i bombardamenti a Pola e le difficoltà dell’esodo e del ricostruire la propria vita e l’assessore all’istruzione della Provincia Mirko Bisesti; l’altro con l’Istituto ITE “Tambosi” di Trento. Entrambi gli incontri sono durati l’intera mattinata con la presenza di storici che hanno fornito gli elementi generali della storia del confine orientale e le testimonianze di Loretta Durin e Roberto De Bernardis.
Importante rilevare i numerosi articoli sui giornali in carta stampata e on-line e sulle emittenti radiotelevisive locali e RAI3 con lunghi servizi e interviste sia prima, sia dopo il 10 febbraio.
Roberto De Bernardis
Presidente ANVGD Comitato provinciale di Trento