«Sarà una stagione ricca di prosa ed eventi internazionali quella che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenterà entro la prima settimana di settembre: lo rivelano le prime indiscrezioni lasciate trapelare riguardo il cartellone 2013-2014. Sono entrambi firmati e coprodotti dal Teatro Stabile, gli spettacoli che inaugureranno il cartellone Prosa e quello degli altri percorsi alla Sala Bartoli: coproduzioni ispirate a temi storici e culturali del territorio.
Il 22 ottobre sarà infatti Simone Cristicchi il primo artista a calcare il palcoscenico del Politeama Rossetti, nella prima assoluta di Magazzino 18, spettacolo che – per la regia di Antonio Calenda – ripercorrerà fra canzoni e racconto la delicata e difficile pagina dell’Esodo. L’artista ha scritto il testo coadiuvato da Jan Bernas e lo interpreterà armonizzando parole e canto, sostenuto dal maestoso apporto della Fvg Mitteleuropa Orchestra diretta dal Maestro Valter Sivilotti».
Così “Il Piccolo” sulla presentazione del cartellone 2013-2014 del Teatro Stabile Rossetti, avvenuta ieri alla presenza di un folto ed entusiasta pubblico composto in considerevole parte da rappresentanti delle associazioni dell’esodo, tra i quali il Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Antonio Ballarin, che già aveva accolto venerdì scorso Cristicchi nella sua visita al Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma.
Nel corso della presentazione il cantautore ha cantato un delicato brano ancora inedito, dedicato anch’esso all’esodo degli italiani dall’Istria. «Non avrei mai immaginato di aprire la stagione del Teatro con questo spettacolo – ha esordito Cristicchi riferendosi a “Magazzino 18” – nato casualmente dalla mia visita in quel luogo di memorie, in quel museo a sua insaputa. Uscitone ho sentito una forza, una forza che quei mobili, quegli oggetti emanavano, perché gli oggetti raccontano la nostra storia anche quando non ci siamo più». «E quindi ho pensato subito – ha proseguito Cristicchi – che da questa mia ignoranza colpevole, assoluta, come chi ancora oggi ignora dove sia l’Istria, come fosse una specie di regione fantasma, di atlantide sprofondata, ho sentito il dovere di imparare questa storia, di conoscerla anche nei luoghi in cui è avvenuta, e di metterla in scena con questo che abbiamo definito un “musical civile”».
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12 settembre 2013