di LAURA TONERO
TRIESTE «Le foibe sono argomento ancora troppo spinoso, una pagina della nostra storia che anima ancora accesi confronti nella nostra città. Può essere un'arma a doppio taglio: abbiamo preferito optare per qualche cosa di più leggero».
Sono pochi gli studenti triestini ad aver sviluppato il tema storico.
In molti ieri al termine della prima prova dell'esame di maturità hanno ammesso di essere stati intimoriti da quella traccia sulle sanguinose vicende che hanno ferito Trieste e i territori del confine orientale.
«Non mi sono sentita in grado di sviluppare una trattazione sufficientemente interessante – ha riferito terminando la sua prima giornata d'esame Maria Degrassi – su questo argomento hanno scritto fior fior di autori, mi è sembrato un tema troppo impegnativo».
Da parte di tutti però la conferma che in classe, quest'anno, quella pagina della nostra storia è stata largamente affrontata: «Le foibe le abbiamo studiate anche visitando il centro di documentazione di Basovizza e prendendo parte a delle conferenze – segnala Julia Raffellini al termine della prova – ma io ho optato per la taccia su Giovani e Politica. Siamo rimasti invece stupiti per il testo di Primo Levi – sottolinea – perché quel testo specifico non l'abbiamo mai studiato».
Gli studenti più veloci, quelli che hanno impiegato minor tempo per terminare la prova, hanno lasciato le stanze allestite all'interno degli istituti intorno alle 13. Vocabolario in mano, facce stravolte, cuffiette dell' i-pod ben infilate nelle orecchie. In pochi hanno atteso compagni e amici per commentare questa o quella scelta.
Il tema su «La ricerca della felicità» è stato quello che ha indubbiamente strappato più consensi: «Ho scelto quello che proponeva riferimenti alla Costituzione italiana e a quella americana perché mi sembrava più tranquillo, – ammette Carlotta Fumaneri, maturanda del Dante – affrontare quello sulle foibe comportava il rischio di sbagliare date e riferimenti».
Molti anche i giovani triestini che hanno sviluppato la traccia sui giovani in politica, meno gradita del previsto invece quella ad indirizzo tecnologico dedicata agli Ufo.
«Quando ci hanno consegnato le tracce siamo rimasti tutti a bocca aperta, – riferisce Angela Simonetti, maturanda del liceo scientifico – le previsioni che avevamo fatto e anche le anticipazioni abbozzate su internet ci hanno completamente sviato. Nessuno dei temi proposti era nella rosa delle nostre scommesse. Le foibe poi, – sostiene la giovane – che per molti sembrano aver avvantaggiato gli studenti triestini, ci hanno messo in seria difficoltà».
L'analisi di un passo tratto da un racconto di Boris Pahor è stato il tema letterario proposto ai invece ai maturandi delle scuole con lingua di insegnamento slovena dove, oltre ad una traccia che chiedeva loro di tracciare la storia degli sloveni nel '900 in ambito europeo ed internazionale, è stato proposta un tema sull'amore, la passione e il desiderio come ispirazione nella poesia, nell'arte e nel pensiero.