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Trieste: i collezionisti di incarichi (Il Piccolo 06 feb)

di MADDALENA REBECCA

Il più discusso e remunerativo, forse, ma certo non l’unico. Il doppio incarico da 40mila euro lordi al mese di Marina Monassi – presidente del Porto e direttore generale di AcegasAps, convinta alla fine a compiere il beau geste e a rinunciare allo stipendio garantito dalla multiutility – non rappresenta affatto un’eccezione. Anzi. Collezionare poltrone in cda e consigli direttivi è uno sport molto diffuso in città. E pazienza se l’accentramento di cariche finisce per attirare critiche e invidie. Gettoni di presenza più o meno sostanziosi e diritto di parola nelle cabine di regia che contano, evidentemente, aiutano a digerire gli attacchi senza guastarsi troppo il fegato.

DARIO BRUNI Ci riesce benissimo, per esempio, Dario Bruni, capace di spaziare con assoluta nonchalance dalle bonifiche alla viabilità, passando per mutui e prestiti. L’ex consigliere comunale di Forza Italia, titolare di una ditta d’impiantistica, possiede così tante ”casacche” diverse da essersi ormai abituato ai cambi d’abito, neanche fosse una valletta di Sanremo. Oltre alla presidenza di Confartigianato, Bruni ha infatti altri quattro incarichi: siede nella giunta della Camera di commercio come vicepresidente, guida l’Ezit, ha la vicepresidenza di Amt spa e fa parte pure del cda di Mediocredito. Ruoli che, oltre ad ingrossare la sua agenda, a fine mese possono rendere più pesante anche il portafoglio. Basti pensare che ogni riunione del Consiglio d’amministrazione della cassaforte regionale garantisce un gettone da oltre 500 euro, a cui si aggiunge un’indennità da 10mila euro lordi all’anno, e che la carica di vice in Amt viene retribuita con un compenso di 15.600 euro annui.

ENRICO EVA Altrettanto ”versatile” è il direttore di Confartigianato Enrico Eva. Il suo nome compare tanto tra i membri del consiglio della Camera di commercio (organismo vicino alla scadenza) quanto nel cda di AcegasAps. E c’è poi un altro ruolo, forse ancora più inatteso: assieme a Tiziana Benussi e Giorgio Tomasetti, Eva è uno dei consiglieri che affiancano presidente e vice nel cda della Fondazione CRTrieste.

RENZO CODARIN Incarichi simili per Renzo Codarin, altro nome noto del mondo politico cittadino che non rischia certo di annoiarsi. L’ex presidente della Provincia e attuale numero uno dell’Associazione Venezia Giulia Dalmazia fa parte sia del cda di AcegasAps Holding (ruolo che gli assicura un’entrata da circa 15mila euro annui) sia di quello della controllata AcegasAps. È inoltre di casa nello storico palazzo di via Cassa di Risparmio 2, essendo membro del consiglio generale della Fondazione.

ROCCO LOBIANCO Non si occupa di progetti culturali, ma riesce a spaziare con maestria dai problemi dell’edilizia popolare a quelli della circolazione stradale, invece, Rocco Lobianco. L’ex presidente di Amt ricopre oggi l’incarico di presidente dell’Ater di Trieste, ma fa anche parte del cda (in scadenza quest’anno) di Autovie Venete. Ruolo, questo, che dà diritto ad un gettone di circa 400 euro a seduta e ad un’indennità annuale di circa 15mila euro lordi.

MANLIO ROMANELLI Fitte di impegni, e di cariche, anche le giornate di Manlio Romanelli. L’imprenditore siede nella giunta e nel consiglio della Camera di commercio. Ruoli operativi che, tuttavia, non gli impediscono di trovare il tempo anche per partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione di AcegasAps Holding (15mila euro lordi l’anno) e alle sedute della controllata AcegasAps.

ROBERTO SASCO Rientra a pieno titolo nella grande famiglia di ”quelli che non si risparmiano” anche l’esponente dell’Udc Roberto Sasco. Alle sedute della Commissione Urbanistica del Comune, il capogruppo del partito di Casini affianca incontri meno tecnici e più artistici: siede infatti nel cda della Fondazione del Teatro Verdi presieduta da Roberto Dipiazza.

ANTONIO PAOLETTI Insospettabili impegni teatrali, ma non solo, figurano anche nell’agenda di Antonio Paoletti. Il presidente dell’ente camerale, nonchè vicepresidente dell’associazione nazionale Unioncamere, siede nel cda del Teatro Rossetti. E, ovviamente, anche nel Comitato portuale in attesa di convocazione da parte della neopresidente Monassi. Non basta: Paoletti è pure co-presidente del Comitato Transpadana, lobby delle categorie economiche per la costruzione della Tav.

ADRIANO DEL PRETE Guadagna un posto al sole nella classifica degli specialisti del doppio o triplo incarico anche Adriano Del Prete. L’ex amministratore delegato della Siot, fresco di pensione, oltre a mantenere ancora il proprio posto nel consiglio di Confindustria Trieste, è anche presidente di Amt srl e componente del cda di Trieste Terminal Passeggeri.

LIVIO MARASPIN Ha forse minor visibilità ma identica capacità di giocare su più fronti il forzista Livio Maraspin. Sostituito da Claudio Grimm alla guida della società che gestisce l’autoporto di Fernetti, figura ancora tra i consiglieri della stessa spa (ruolo per cui percepisce 4mila euro di indennità annua). E, in più, ha ottenuto la poltrona di vicepresidente di Esatto che ne vale altri 10mila.

ZAULI, TERPIN, RUSSO Come Maraspin ”si accontenta” di un semplice doppio incarico anche una lunga lista di altri nomi noti. L’ex presidente Erdisu Giorgio Zauli, vicino all’area camberiana del Pdl, alterna il ruolo di direttore scientifico del Burlo a quello di consigliere di Area Science Park nominato dal Comune. Francesco Russo, neosegretario provinciale Pd, oltre al suo ruolo di consigliere in Area Science Park, occupa anche una poltrona nel nuovissimo cda Ezit. Emilio Terpin, già commissario del Burlo, mette a segno invece una tripletta: consiglio generale della Fondazione CRTriest, presidente del cda di Autovie venete e numero uno del Consiglio di indirizzo e verifica dell’ospedale infantile.

MASSIMO PANICCIA Il record assoluto di specialità, tuttavia, spetta indiscutibilmente a Massimo Paniccia. Il presidente e ad della Solari di Udine riassume in sè un numero di cariche ancora ineguagliato. Cariche di peso, anche se non direttamente operative, che vanno dalla presidenza di AcegasAps e Acegas Holding a quella della Fondazione CrTrieste, passando per la guida di Mediocredito.

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