Mercoledì 20 giugno, al dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, il docente di origine istriana Paolo Budinich è stato insignito del “Premio Alutiano” per l’anno 2007, un riconoscimento che viene dato ad accademici che si siano particolarmente distinti all’Ateneo triestino e che abbiano in questo modo onorato la città nel suo complesso. Presenti alla cerimonia anche il Magnifico Rettore Francesco Peroni e l’Ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti , il quale ha tenuto un intervento sull’ attività più recente del Prof. Budinich , oggi 92enne ancora attivo nel suo campo di studi e uomo che, non a caso, è stato definito “un indomabile, uno studioso, un ricercatore rigido con gli altri ma anche con se, autoritario e a suo modo un puro, un fisico teorico ma anche un navigatore, un amante degli orizzonti lontani e della libertà”.
In questo contesto è necessario scorrere la sua vita per renderci conto che una linea continua è stata mantenuta nel “costruire” una realtà che coinvolge il suo ruolo nella nascita e nello sviluppo della ricerca in fisica nell’Ateneo triestino; la sua azione in particolare si è riversata nell’ ideazione delle istituzioni triestine di rilevanza nazionale ed internazionale note come Sistema Trieste per le Scienze.
Nel dopoguerra, Budinich rientrò a Trieste da Goettingen, dove aveva studiato e lavorato con W. Heisenberg e portò, nel gruppo di fisici triestini da poco formato, (o in via di formazione) idee allora nuove delle fisica teorica, che avevano in quel momento la forma dell'elettrodinamica quantistica ed in generale della teoria quantistica dei campi. A queste idee si conformarono per molto tempo le linee di ricerca in fisica teorica dell’Università triestina, ma esse influenzarono anche la scelte delle ricerche sperimentali che per molto tempo ebbero un orientamento rivolto in prevalenza al campo delle particelle elementari.
In seguito, le sue indagini presero un aspetto sempre più rivolto agli aspetti fondamentali, con una particolare attenzione, anche estetica, agli aspetti matematici.
La cattedra di Fisica Teorica gli fu affidata nel 1954. Contestualmente, nel 1954 gli venne affidata la direzione dell’Istituto di Fisica, che diede successivamente origine ai Dipartimenti di Fisica (1984) e Fisica Teorica (1985). Negli stessi anni fu il principale artefice dell’istituzione a Trieste, in stretta collaborazione con l’Istituto di Fisica, di una Sottosezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che qualche anno dopo sarebbe diventata a pieno titolo Sezione; dal 1956 al 1963 fu il primo Direttore di tale struttura. Senza voler entrare nei dettagli basterà un elenco di ciò che ha ideato, costruito e offerto alla città al di là e con il mondo universitario triestino. La prima menzione spetta alle “creature” che lo hanno visto all’ opera per tanti anni : la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze e il Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e l’Immaginario Scientifico. Nel tempo si sono poi presentate alla ribalta le altre istituzioni che convivono nel mondo triestino quali il TWAS (The Academy of Science for the Developing World), l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), la Science for Developing Trieste (SDT), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), l’International Centre for Science and High Technology (ICS) e l’Area Science Park.
A conclusione della cerimonia il prof. Budinich ha parlato anche dei sui futuri impegni internazionali del Sistema Trieste per le Scienze e della sua nuova realtà, il Costis – Consortium of Science, Technology and Innovation for the South.
Emanuela Masseria
dal sito www.arcipelagoadriatico.it