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Trieste provincia più vecchia d’Italia (Il Piccolo 10 nov)

Il vicepresidente della Provincia di Trieste con delega alla Statistica, Walter Godina, ha presentato ieri i principali contenuti dell’Annuario demografico della Provincia di Trieste e tracciato una sintesi sui dati emersi dalla ricerca.

Secondo i più aggiornati dati Istat la provincia di Trieste è la più piccola delle 110 province italiane, l’81° per popolazione ma è la 4° per densità residenziale. E’ anche la provincia con la popolazione più vecchia d’Italia: per ogni 100 giovani fino a 14 anni ci sono 250 persone al di sopra dei 65 anni (indice di vecchiaia pari a 249,8 seguito da Savona con 241,3 e da Ferrara con 240,8; Napoli è la provincia più “giovane” d’Italia ed ha un indice pari a 81,2).

Nel 2009, dopo una serie ininterrotta di saldi demografici negativi iniziata negli anni ‘70, si è visto un saldo positivo sia pur di lieve entità (43 unità in più rispetto al 2008 pari ad un aumento percentuale dello 0,06%). Dal 1968, infatti, si è verificata una progressiva diminuzione della popolazione giuliana. Le particolari condizioni geopolitiche della provincia, la mancanza di un entroterra ampio che permettesse flussi in entrata di popolazione e un certo ristagno economico hanno determinato notevoli flussi in uscita di strati della popolazione trasferitasi altrove alla ricerca di occasioni di lavoro.

A queste condizioni sfavorevoli si è aggiunto un cambiamento nei modelli riproduttivi delle famiglie, comune alle popolazioni dell’Italia del Nord e Centrale, che ha comportato un innalzamento dell’età in cui le donne hanno il primo figlio e una diminuzione nel numero medio di figli per ogni donna. Ne è conseguito un decremento della natalità e un progressivo invecchiamento della popolazione residente con cali demografici che per un trentennio, dal 1971 al 2000, sono ammontati in media a più di 2.000 unità all'anno.

Più nel particolare, dal 2000 al 2005, il calo della popolazione residente nella provincia è stato ancora deciso (-1.190 residenti in media ogni anno) mentre nel triennio 2006-2008 il fenomeno, pur mantenendo un segno negativo, si è notevolmente attenuato con una media di circa 219 residenti in meno ogni anno.Le previsioni elaborate dall’Istat non mostrano però il consolidarsi di questa inversione di tendenza e danno la popolazione giuliana in costante calo da qui al 2020.

Alla modesta ma importante crescita della popolazione residente nel 2009 hanno concorso diversi elementi: un significativo ammontare di iscrizioni da altri comuni e dall’estero (+4.283 persone), una contrazione delle cancellazioni per altri comuni italiani e un aumento delle aspettative di vita. A questi risultati concorre l’apporto positivo da parte della popolazione straniera, che nel 2008 ha rappresentato il 7% della popolazione totale e che ha contribuito per l’11,7% al totale delle nascite.

Inoltre la componente straniera migliora la struttura per età della popolazione essendo composta principalmente da persone in età lavorativa o da minorenni che seguono la famiglia.

 

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