Al Masso della Resistenza sul Colle di S. Giusto, in tanti hanno ricordato lunedì scorso l’insurrezione di Trieste del 30 aprile 1945, ordinata dal CLN e attuata dal Corpo Volontari della Libertà.
“Anche per noi istriani, fiumani e dalmati dell’esodo – ha scritto in una lettera a Fabio Forti, il Presidente del CDM, Renzo Codarin – questa cerimonia ha uno speciale valore simbolico, condiviso da tutti i giuliani. La sentiamo anche nostra perché essa ricorda l’iniziativa, il valore, la diffusa presenza della Resistenza patriottica italiana in Istria e a Fiume. La prof.ssa Marina Cataruzza nel suo recente volume “L’Italia e il confine Orientale” offre dati precisi sulla consistenza di tale partecipazione. E’ ovvio che fosse così: fra la nostra gente c’è una lunga tradizione politica democratica, nutrita da una cultura civile di grande spessore e di quotidiana umanità. E’ il costume profondo di un popolo.
“Perciò, Presidente Forti, – conclude Codarin – le siamo particolarmente grati per aver inteso, con una dedizione ed una costanza non comuni, restituire alla memoria della città e dell’Italia l’opera e le idee di uomini che hanno fatto e fanno onore a Trieste ed alla Venezia Giulia”.