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Turk ha incontrato i rimasti prima di volare al Quirinale (Il Piccolo 15 gen)

di FRANCO BABICH

LUBIANA La posizione della Comunità nazionale italiana in Slovenia, i suoi problemi ma soprattutto le sue prospettive di sviluppo, da realizzare anche mediante la collaborazione su progetti comuni con la minoranza slovena in Italia. Sono stati questi, in sintesi, i temi affrontati nel corso dell'incontro che il presidente sloveno Danilo Türk ha avuto ieri con una delegazione della minoranza italiana in vista della sua visita a Roma, in programma dal 17 al 19 gennaio su invito del Capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano.

Della delegazione facevano parte il deputato italiano al Parlamento sloveno Roberto Battelli – che farà parte anche della delegazione slovena a Roma – il presidente della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana Flavio Forlani, il presidente della giunta esecutiva dell'Unione italiana Maurizio Tremul e il segretario generale dell'Ui Christiana Babic. «La situazione della Cni in Slovenia è buona e il suo livello di tutela si articola nel pieno rispetto degli standard internazionali» ha ribadito Türk nella dichiarazione a fine incontro, rilevando come la Slovenia sia riuscita a evitare tagli ai mezzi destinati alla minoranza. «Si pensa comunque anche al futuro. In questo senso – ha continuato il presidente – auspichiamo che nel contesto degli strumenti di sostegno della minoranza italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia si possa assicurare una comune, quanto più elevata prospettiva europea di sviluppo». È importante, a giudizio di Türk, continuare a sviluppare dei progetti comuni, alcuni dei quali stanno già dando buoni risultati, come il progetto ”Jezik – Lingua”, impostato per sollecitare la sensibilità alle problematiche linguistiche del territorio a ridosso del confine. È in cantiere inoltre – è stato rilevato nel corso dell'incontro – un progetto che riguarda i media. Soddisfatti dei colloqui pure i rappresentanti della comunità italiana. Anche se dei problemi si è parlato soltanto marginalmente – con un riferimento particolare, in questa occasione, alla questione dell'equipollenza dei titoli di studio conseguiti nelle Università italiane – l'incontro è stato giudicato positivo, tra l'altro perché ha confermato la sensibilità del presidente sloveno per le questioni delle minoranze nazionali.

«È importante la continuità dell'atteggiamento d’attenzione dimostrata dal presidente della Repubblica per la comunità nazionale italiana, per i suoi problemi e il suo ruolo di congiunzione con le realtà vicine» ha sottolineato ai microfoni di Tv Capodistria il deputato Roberto Battelli. Per il presidente della giunta esecutiva dell'Unione italiana Maurizio Tremul, l'incontro è servito per confermare e valorizzare il ruolo e il contributo che può essere dato dalle minoranze nei rapporti tra gli Stati. Un nuovo passo in avanti in questo senso, secondo il presidente della Can costiera Flavio Forlani, è atteso dalla ripresa di lavori della Commissione mista, ossia del tavolo delle minoranze Slovenia–Friuli Venezia Giulia, prevista in tempi brevissimi, dopo una pausa durata circa due anni.

 

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