Il 22 marzo scorso, presso il Foyer del Teatro Nuovo di Verona, si è svolta la cerimonia di premiazione della XII edizione del Premio Letterario Nazionale “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Comitato di Verona – Gen. Loris Tanzella”.
La cerimonia di premiazione ha concluso le manifestazioni organizzate dal Comitato di Verona in collaborazione con l’Amministrazione comunale per celebrare il “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle complesse vicende del confine orientale d’Italia.
In una sala gremita di pubblico, il Consigliere Antonia Pavesi, delegato alla cultura, ha portato il saluto del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, sottolineando l’importanza della manifestazione nel mantenere viva la memoria di eventi che hanno segnato tragicamente le popolazioni dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e la profonda condivisione della causa giuliano dalmata da parte dell’Amministrazione Comunale sempre vicina al Comitato dell’A.N.V.G.D. di Verona.
La Presidente del Comitato di Verona, avv. Francesca Briani, ha rivolto ai numerosissimi ospiti un caloroso saluto ed ha ringraziato in particolare Monsignor Roberto Tebaldi, Vicario del Vescovo di Verona e il Prof. Maurizio Zangarini, docente di Storia Contemporanea dell’Ateneo veronese e Presidente dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. La Presidente ha poi sottolineato come il Premio, attraverso le opere in concorso, offra l’opportunità di conoscere i tanti risvolti della storia e della tradizione culturale delle terre italiane del confine orientale.
Ha ringraziato inoltre i componenti della Giuria del Premio, la Presidente, prof.ssa Loredana Gioseffi e i consiglieri Tullia Manzin, Donatella Stefani Veronesi, Dolores Ribaudo e Giuseppe Piro, per il lavoro impegnativo che quest’anno hanno svolto in considerazione della qualità e dell’elevato numero delle opere in concorso.
La Presidente della Giuria Prof.ssa Loredana Gioseffi ha quindi illustrato le finalità del Premio istituito dal Comitato di Verona dell’A.N.V.G.D. per salvaguardare e divulgare il patrimonio culturale, storico, artistico e linguistico delle terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e far conoscere la causa giuliano-dalmata nei suoi molteplici, complessi e tragici risvolti.
Le novità che caratterizzano questa XII edizione del Premio, riguardano alcuni lavori che evidenziano, a seconda delle sezioni, da un lato un approccio originale, moderno alle vicende del confine orientale come mai si era verificato nelle edizioni precedenti e dall’altro lavori di ricerca, di notevole interesse e molto specifici nei contenuti, finora mai affrontati e strutturati in modo innovativo.
Numerosissime anche quest’anno le opere in concorso che la Giuria ha suddiviso nelle seguenti sezioni:
NARRATIVA, STORIA, LINGUA, TESTIMONIANZE e SEZIONE GIOVANI.
La Presidente della Giuria Loredana Gioseffi ha quindi aperto la XII edizione del Premio con il conferimento del Primo Premio assoluto al Dott. David Di Paoli Paulovich autore dell’opera “Così Rovigno canta e prega a Dio”. La grande tradizione religiosa, liturgica e musicale di Rovigno d’Istria”. Un’opera ponderosa dal valore inestimabile, che sorprende per la sua compiutezza, ha sottolineato la Presidente, in quanto riporta in vita un patrimonio culturale che il dramma dell’esodo aveva disgregato e frammentato. Si tratta di una ricerca capillare svolta dall’autore con ferma ostinazione (e “meticolosa e infinita pazienza” per usare le sue stesse parole ….) che ha per oggetto la liturgia e la musica sacra della grande tradizione religiosa di Rovigno d’Istria. Questo patrimonio trae le sue origini nell’antica tradizione del patriarcato di Venezia e di Grado e ancor prima di Aquileia, come tramandato nelle liturgie cattoliche di rito latino delle più antiche ed insigni chiese dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia.
Rovigno fu esempio di cattolicità per tutta l’Istria, parrocchia modello mai eguagliata. La religiosità dei suoi abitanti era espressione di una fede bimillenaria, fondamento della civiltà istriana e le tradizioni liturgiche erano parte dell’identità stessa dell’essere rovignese.
L’opera, pertanto, ha un valore inestimabile, in quanto salva questo patrimonio che si era sviluppato nel corso dei secoli e lo salva perché la tragedia dell’esodo che, nel corso del secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, travolse e disperse la popolazione giuliano-dalmata, provocò una devastante disgregazione e frammentazione culturale. Conseguentemente le generazioni depositarie e custodi delle più diverse tradizioni, quindi anche quella religiosa, o si erano estinte o erano irraggiungibili.
Con le riforme attuate dal Concilio Vaticano II, poi, le liturgie officiate nelle chiese di Rovigno o furono abolite o del tutto trasformate. Il lavoro dell’Autore si rivela quindi di straordinaria importanza e per questo la Giuria ha deciso di conferirgli il Primo Premio Assoluto della dodicesima edizione. L’importante riconoscimento è stato consegnato al Dott. Di Paoli dalle Presidenti Avv. Francesca Briani e Prof.ssa Loredana Gioseffi, alla presenza del Vicario del Vescovo di Verona, Monsignor Roberto Tebaldi. La motivazione del Premio è stata invece letta dall’esule rovignese Giuseppe Gioseffi con comprensibile commozione e orgoglio, anche in considerazione del fatto che risulta presente in una foto del volume premiato come allievo della banda dell’oratorio salesiano di Rovigno nel 1934, all’età di 13 anni.
L’attore del Teatro Nuovo Mirco Segalina ha letto i versi toccanti di due poesie presenti nell’opera premiata dal titolo “Chiesa, chiese, chiesette di Rovigno” di A. Inchiostri e “A douti i ruvignisi sparnissadi” di Antonio Benussi Moro.
La cerimonia, in un’atmosfera di sentita commozione e partecipazione, è proseguita con il conferimento dei premi assegnati alle seguenti opere:
ELENCO PREMIATI
Premio Letterario “A.N.V.G.D. – Comitato di Verona Gen. Loris Tanzella” XII EDIZIONE
ELENCO DEI RICONOSCIMENTI
Primo Premio Assoluto -“Così Rovigno canta e prega a Dio” di David di Paoli Paulovich
“Opera di gran mole, che, attraverso un lavoro ventennale di ricerca minuziosa ed appassionata, riporta in vita la grande tradizione religiosa, liturgica e musicale di Rovigno d’Istria, riunendo tutte le fonti oggi disponibili in materia. Questo patrimonio, espressione sublime della bimillenaria civiltà istriano-veneta, si ricompone come in un mosaico dopo che le dolorose vicende dell’esodo e le trasformazioni operate dalla riforma post-conciliare ne avevano determinato la sua disgregazione, annullando al tempo stesso tutte le tradizioni popolari ad esso collegate. La religiosità, profondamente radicata nel tessuto socio-culturale della comunità rovignese senza alcuna distinzione di ceto e di età, ne permeava il vivere quotidiano e si esprimeva nelle svariate forme di devozione popolare, nella solennità dei riti e nella bellezza delle melodie, grazie alle quali la parrocchia di Rovigno aveva primeggiato nei secoli”.
Sezione Storia – Primo Premio “Il CONFINE ORIENTALE” DA CAMPOFORMIO ALL’APPRODO EUROPEO di Giorgio Federico Siboni
“Disamina precisa e minuziosa dei mutamenti del confine orientale come conseguenza delle guerre degli ultimi due secoli. L’impianto segue un ordine cronologico necessario per inquadrare le complesse vicende di un’area di frontiera dove le differenze etniche, culturali e alla fine politiche hanno scatenato tensioni e lacerazioni fino al tragico epilogo delle foibe e dell’esodo. Data la ricchezza dei documenti esaminati, quest’opera potrebbe essere la fonte per ulteriori svolgimenti di più ampio respiro anche in ambito scolastico, in un percorso che prelude all’unione degli stati europei”.
Sezione Storia – Secondo Premio “Mosaico dalmata” Storie di dalmati italiani
di Guido Rumici
“L’interessante volume raccoglie un’introduzione storica sulle comunità italiane in Dalmazia fra il 19° e 20° secolo, con valorizzazioni di documenti poco noti alla storiografia ufficiale, importanti per la ricostruzione delle politiche culturali nell’epoca della dominazione asburgica. All’introduzione segue la sezione “Saggi e testimonianze” che arricchisce i dati d’archivio con quelli delle memorie personali e familiari degli italiani in Dalmazia fra l’età asburgica e gli anni dell’ultimo esodo”.
Sezione Storia – Terzo Premio “Miniere d’Arsia tra eventi storici e sociali”
di Antonio Zett
“L’evoluzione storica della zona mineraria dell’Arsia coinvolge le vicende di un periodo e di una regione più vaste. L’attenzione dell’autore si rivolge alla vita e alle problematiche sociali dei minatori, una popolazione variegata, di diversa provenienza geografica, che ha svolto un duro lavoro con un forte senso di appartenenza. Alle vicende tragiche, legate alla pericolosità intrinseca dell’attività mineraria, si sono aggiunte nel corso della storia le persecuzioni, le deportazioni nei campi di concentramento, gli eccidi delle foibe che hanno resi martiri questi lavoratori oggi dimenticati”.
Menzione d’Onore – Sezione Storia “Le Cinque Giornate di Fiume”
di Silvia Moscati
Menzione d’Onore – Sezione Storia “Guida agli attori giuliano dalmati”
di Alessandro Cuk
Menzione d’Onore – Sezione Storia “Piccola storia di Fiume” 1847 – 1947
di Rodolfo Decleva
Sezione Lingua – Primo Premio “La lingua veneta e i suoi dialetti”
di Giovanni Rapelli
“L’autore, valente linguista, svolge un lavoro minuzioso di ricerca dove traspare anche il suo amore per la terra e la lingua di origine. La lingua veneta per secoli ebbe importanza europea grazie alla Repubblica di Venezia e fu usata in diplomazia, negli scambi commerciali, nella Commedia dell’Arte e in letteratura. L’opera, non voluminosa nella mole, ma densa di contenuti, mette in risalto la continuità della cultura italiano-veneta in Istria ed in Dalmazia. La ricerca sui dialetti, un tempo più radicati di oggi, rappresenta un patrimonio culturale da trasmettere alle nuove generazioni.”
Menzione d’Onore – Sezione Lingua “Voci veneto-italiane nella parlata della città di Lesina”
di Ferruccio Delise
Sezione Testimonianze – Primo Premio “Parenzo. Gente, luoghi, memoria”
di Aulo Crisma
“Nella testimonianza dell’autore si nota un’appassionata ricerca del passato, dopo il sofferto esodo, di persone e luoghi, ripercorrendo le strade che lo hanno visto ragazzo e poi giovane studente alle Magistrali. La vita quotidiana della comunità parentina si anima nel racconto di aneddoti e di fatti curiosi, nelle descrizioni bonarie di persone note del paese, suscettibili di caricature, dalle felici espressioni dialettali, curiose nel loro significato. Prosa vivace e ritmo narrativo avvincente che catturano il lettore come un film di luoghi e persone”.
Sezione Testimonianze – Secondo Premio “I gatti di Pirano. Dal mare istriano al campo di Fossoli”
di Anna Malavasi e Marino Piuca
“In quest’opera gli autori raccontano le peripezie di una famiglia che dalla natia Pirano segue la sorte di centinaia di migliaia di persone esuli dall’Istria e dalla Dalmazia dopo il secondo conflitto mondiale, costrette ad abbandonare la terra d’origine. La descrizione passa attraverso la nostalgica ricerca dell’infanzia perduta del piccolo Marino con il distacco dalle quotidianità di quel luogo meraviglioso sul mare fino ad arrivare, attraverso alcuni passaggi di campi profughi, al Villaggio San Marco di Fossoli di Carpi in Emilia. Il racconto è intervallato da brani di scrittori triestini ed istriani, legati come l’autore, a quei luoghi”.
Menzione d’Onore – Sezione Testimonianze “Mare e Fiume nel cuore”
di Reneo Lenski
Menzione d’Onore – Sezione Testimonianze “Lontani anni verdi” Ricordi di un muleto polesan
di Glauco Dinelli
Menzione d’Onore – Sezione Testimonianze “24 maggio – Sogni e speranze”
di Mario Lorenzutti
Menzione d’Onore – Sezione Testimonianze “Quei de Via Carpaccio” Zibaldone (a cura dei “Quattro Moschettieri”)
di Ruggero Botterini, Bruno Carra, Francesco Tromba, Veniero Venier
Menzione d’Onore – Sezione Testimonianze “Come Eva ma sensa pecà”
di Amina Dudine
Conferimento Targa Pisani “Per non dimenticare”
Il Gen. Pisani ha consegnato la sua bellissima targa “Per non dimenticare” alla Signora TIZIANA PULICH DABOVIC giornalista presso la casa editrice EDIT di Fiume e Direttrice del giornalino per ragazzi “Arcobaleno” per la sua raccolta di poesie.
Sezione Narrativa – Primo Premio “I cento veli”
di Massimiliano Comparin
“Opera moderna scritta da un giovane che coinvolgerà anche i giovani. Un crescendo di suspence accompagna l’intera narrazione con imprevedibili colpi di scena quasi a presagire la tragicità dell’epilogo. Nel clima di una Trieste mitteleuropea si inseriscono personaggi dal profilo ambiguo e tenebroso, coinvolti nelle vicende storiche verificatesi dopo l’otto settembre 1943”.
Menzione d’Onore – Sezione Narrativa “9 GENNAIO 1944”
di Giuliana Donorà
Menzione d’Onore – Sezione Narrativa “Dedicato a mio padre esule figlio di una terra perduta”
di Rita Muscardin
Sezione Giovani -Premio Unico “Il grande esodo. Memorie di un’esule istriana”
di Martina Raimondo
“La giovane autrice, nel riproporre la testimonianza dell’esodo da Cittanova d’Istria della nonna paterna, fa conoscere non solo il dramma della famiglia di origine, ma anche le tragiche vicende di tante vite di perseguitati istriani, travolte dal vento della Storia. Il suo lavoro, organico e lineare, frutto di un lodevole impegno e di una spiccata sensibilità, si avvale di opportuni e puntuali riferimenti storici e si arricchisce di significative citazioni letterarie inerenti al tema del distacco dalla terra natia e dallo sradicamento da essa senza prospettiva di ritorno, nella diversità delle situazioni storiche, sociali e individuali”.
Menzione di Merito – Classe V Sezione A
Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente – “Giuseppe Medici”
Porto di Legnago (VR)
“Le foibe: da cavità naturali del Carso a nere culle di orribili massacri”
Attestato di Partecipazione – “Questo è uno, uno dei tanti”
di Guerrino Kotlar
Attestato di Partecipazione – “Raccolta di poesie”
di Mariella Potocco Barbato
Attestato di Partecipazione – “Dindio che pensa” Miscellanea
di Silvia Sizzi
Nel corso della cerimonia di premiazione sono stati letti dall’attore Mirco Segalina alcuni passi particolarmente significativi delle opere premiate che hanno visibilmente coinvolto il pubblico presente per l’intera durata della manifestazione.