Italiani e austriaci per la prima volta insieme a piangere i morti delle foibe. Così la commemorazione di ieri alla Foiba di Basovizza: a celebrare le vittime degli eccidi compiuti per mano jugoslava nel maggio-giugno 1945, accanto a Unione Istriani, Lega nazionale e Federazione Grigioverde, c’erano 200 rappresentanti delle associazioni combattentistiche della Carinzia. Nel maggio del ’45 le truppe jugoslave occuparono infatti la Carinzia. Vicende che ieri sono state ricordate dal presidente dell'Unione istriani, Massimiliano Lacota, e dal presidente della Kartner Abwehrkämpferbund, Fritz Schretter. Il primo ha sottolineato come dopo sessant'anni «nessun rappresentante di governo dei Paesi nati dalla dissoluzione dell'ex Jugoslava abbia mai chiesto scusa per quanto accadde». Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega Nazionale, ha rilanciato la richiesta già avanzata alle istituzioni locali di rimuovere dal territorio provinciale «tutti quei simboli che esaltano gli assassini dei martiri delle foibe». Presente tra gli altri il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia.
Elisa Lenarduzzi