A distanza di un anno ci riprovano. Stavolta però dopo aver chiesto e preventivamente ottenuto, dalle autorità slovene, tutte le necessarie autorizzazioni, per evitare il ripetersi degli incresciosi incidenti dello scorso anno, quando il loro pullman fu fermato e multato dalla Polizia d’oltre confine. Una cinquantina di iscritti all’Unione degli istriani partiranno stamane, alle 9.30, in corriera, da piazza Oberdan, alla volta del precipizio di Golobivnica, vicino al villaggio di Lokva, nel Comune di Sesana, per un pellegrinaggio.
«Vogliamo rendere omaggio – ha spiegato il presidente dell’Unione, Massimiliano Lacota – alle centinaia di vittime infoibate nel 1945, deponendo dei fiori». A bordo del pullman ci saranno anche osservatori dell’Unione europea «perché se gli inqualificabili episodi di un anno fa – ha sottolineato Lacota – dovessero ripetersi, vogliamo avere testimoni in grado di riferire alla Comunità europea». Al seguito potranno accodarsi, con mezzi privati, quanti vorranno essere presenti, perciò potrebbero essere un centinaio le persone partecipanti alla breve cerimonia alla foiba. «Lo scorso anno il nostro pellegrinaggio alla foiba di Roditti e a Capodistria, alla casa che era stata sede dell’Ozna – ha ricordato Lacota – visse momenti da guerra fredda, altro che Europa Unita. La Polizia slovena, sicuramente informata da Trieste, tentò di impedirci di proseguire e, alla nostra decisione di continuare lo stesso, ci fu comminata una multa di 312 euro e a Capodistria la storia fu la stessa. Al rientro, nuova multa di 312 euro sempre per manifestazione non autorizzata». «Le nostre denunce alla comunità internazionale in seguito a quei fatti – ha continuato il presidente dell’Unione degli istriani – sono state numerose e dettagliate e il loro corso sta proseguendo. Stavolta partiremo portando con noi ben 36 pagine di autorizzazioni – ha aggiunto – perciò credo e spero che la Polizia slovena non potrà riproporre quel tipo di atteggiamento, indegno di un Paese che è entrato a far parte della grande famiglia europea». Lacota ha auspicato che «alla cerimonia partecipino anche i rappresentanti della chiesa e delle istituzioni locali». Infine, il presidente dell’Unione ha annunciato che «cerimonie e pellegrinaggi di questo tipo saranno fatti anche nei prossimi anni, coinvolgendo le scolaresche, in modo da poter fornire loro un quadro più completo dei fatti che caratterizzarono l’ultimo conflitto mondiale in queste terre».
Ugo Salvini