L’assessore alla cultura del Comune di Udine, Luigi Reitani, fondatore del centro Irene sotto il cappello dell’allora esponente di Rifondazione Comunista Antonaz, continua a finanziare con collaborazioni di vario genere l’associazione Euritmica di Giancarlo Velliscig e la casa editrice Kappa Vu, dello stesso Velliscig e di Alessandra Kersevan.
Pochi udinesi sono a conoscenza del fatto che benché Reitani abbia partecipato assieme ad Honsell al funerale di Carlo Sgorlon, finanzi e collabori con un gruppo di pseudo intellettuali comunisti che da sempre negano l’esistenza dei massacri avvenuti nelle foibe del nostro Friuli.
Il Perbenista chiede a gran voce a questa amministrazione comunale che venga dedicata una via ai Martiri delle Foibe, mentre la casa editrice Kappa Vu e l’associazione Euritmica promuovono la diffusione di vergognose pubblicazioni, fra cui il libro “SCAMPATI O NO, I RACCONTI DI CHI USCI’ VIVO DALLA FOIBA”. Qui di seguito pubblichiamo una breve presentazione del testo fatta dagli stessi editori:
SCAMPATI O NO, non è un altro saggio sulla storia delle foibe e degli infoibati; è invece una denuncia vergognosa, non solo e non tanto dell’uso politico di quella storia, quanto delle palesi contraffazioni sulla cui base,è stata costruita e diffusa la leggenda delle foibe. “Sovrapposta” alla storia, continuamente alimentata da un gruppo ben determinato di manipolatori dell’informazione negli ambienti degli esuli giuliano dalmati, e a partire dal 1991 (data non casuale) diffusa a livello nazionale con mezzi sempre più potenti, tale
leggenda è diventata ormai luogo comune nella cosiddetta opinione pubblica, sull’onda del dilagante revisionismo storico,con l’autorevole avallo anche di alcuni fra gli studiosi più seri.
La tesi specifica qui sostenuta, sempre più evidente man mano che l’autore ci accompagna alla sua scoperta nel difficile percorso di analisi comparata dei testi documentari, è che le “testimonianze dirette di chi si salvò dopo essere stato gettato nella foiba” dimostrano senza alcun dubbio una sola cosa: la loro completa inattendibilità.