“Tutto sommato un bilancio positivo, in questo primo anno di mandato”, afferma convinto il presidente del Consiglio della minoranza nazionale autoctona italiana nella Regione Istriana, Ennio Forlani, il quale ringrazia i collaboratori per il supporto dato in un periodo per lui delicato, ma comunque molto intenso. Arriva poi l’esposizione di tutte le attività portate avanti in questi ultimi mesi: dalle cerimonie per la Giornata del Ricordo ai vari incontri avuti, tra i quali rileva quello con gli esponenti regionali e la municipalità dignanese sull’ autonomia dell’asilo e dell’elementare italiana di Dignano.
“Siamo ad un buon punto poiché sia la Regione che il Comune vedono positivamente questa iniziativa che – ricordo- era stata avviata già anni fa e poi proprio alla fine – non so per quali ragioni- si era arenata”. Forlani spiega che il problema sta nella rete scolastica, ma visto che anche così l’istituzione funziona allora la questione non dovrebbe sussistere e sottolinea che asilo e scuola italiani autonomi sono fondamentali per curare e rafforzare lingua cultura e identità. Il suo ottimismo, come racconta, deriva pure dall’ appoggio avuto in questo contesto dall’ Unione italiana e dice “siamo uniti in questo intento”.
Attuazione del bilinguismo e valorizzazione della lingua italiana sono gli obiettivi su cui si continua ad operare, ma il Consiglio per la CNI reclama maggiore considerazione e vuole ritagliarsi il ruolo che l’organismo ha, e a detta di Forlani, merita. “Vorremmo essere informati delle attività a favore della minoranza che le autorità regionali portano avanti e vorremmo essere più seguiti dai mezzi d’ informazione”, afferma il presidente del Consiglio e dice: “Succede che i nostri comunicati non vengano pubblicati, la stampa può non essere d’accordo con le nostre posizioni, ma queste devono ottenere la giusta rilevanza poiché siamo un’istituzione che rappresenta la comunità italiana”.
Forlani ha parole di apprezzamento per le attività portate avanti dalla Regione istriana e dall’ Assessorato per la minoranza italiana e le altre etnie, ma d’ altra parte rileva i pochi fondi assegnati al Consiglio e auspica una maggiore collaborazione in tutti i sensi.
Per quanto riguarda la proposta relativa alla rappresentatività della CNI a livello regionale e locale che migliorerebbe con l’introduzione dei seggi specifici, sentita all’ ultima riunione dell’organismo, Forlani dice: “Magari, magari si potrebbe arrivare a questo”, e aggiunge che bisogna continuare a lavorare in questo senso facendo riferimento all’ accordo italo-croato sulla tutela delle minoranze che parla di “ampliamento dei diritti”. “Avere dei consiglieri eletti dalla CNI sarebbe importante perché ora i connazionali eletti dalle file dei partiti devono fare la politica dei partiti”. Seguire l’esempio dei consigli comunali sloveni dove alla comunità italiana sono garantiti seggi particolari in una Croazia che non garantisce il diritto al doppio voto, secondo Forlani non è pericoloso perché è convinto che prima a dopo si dovrà arrivare anche a questo. “Il doppio voto è fondamentale e dobbiamo lavorare per averlo perché è un nostro diritto”, conclude Forlani mentre va rilevato che le incognite legate all’ argomento sono tante e che la strada per arrivare a quella che il Consiglio definisce rappresentatività qualificata è in salita. Anche perché – va aggiunto – la Croazia riconosce ben 22 minoranze, ognuna con le proprie necessità ed i propri interessi.
Lionella Pausin Acquavita
Fonte: Radio Capodistria – 07/07/2024