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Un deputato UE per gli italiani di Croazia (Il Piccolo 08 ago)

POLA L'eurodeputato del Popolo delle libertà Antonio Cancian rappresenterà a Bruxelles gli interessi della Comunità nazionale italiana in Croazia, soprattutto in riferimento al finanziamento di progetti intesi allo sviluppo della Comunità stessa e del territorio in cui vive. Questa una delle conclusioni emerse all'incontro a porte chiuse alla Comunità degli italiani tra Cancian e i massimi esponenti dell'Unione italiana, vale a dire il presidente dell'assemblea on. Furio Radin e il presidente della giunta esecutiva Maurizio Tremul.

Parafrasando si potrebbe dire che dei temi minoritari in futuro si discuterà anche negli uffici dell'Ue e non solo a Zagabria, Lubiana e a Roma. I punti trattati all'incontro sono stati quindi esposti in conferenza stampa da Tremul. «È stato espresso l'auspicio – ha detto – che la Croazia continui il negoziato di adesione con l'Unione europea indipendentemente dal contenzioso di confine con la Slovenia. A questo nodo sono legati i discorsi dell'Euroregione e delle opportunità che essa può creare alla Cni. Finora abbiamo aderito con successo a diversi programmi europei per il tramite dell'Ufficio Europa, ottenendo i finanziamenti. E da questa ottica è molto importante poter contare sull'appoggio di un eurodeputato a Bruxelles. Legati alla parte finanziaria ci siamo rivolti all'eurodeputato Antonio Cancian, in virtù dei rapporti che intrattiene con la politica italiana, affinché spinga per il rifinanziamento della Legge 19/91 per la Cni che scade questo anno e per l'accorciamento dell'iter per l'acquisizione della cittadinanza italiana soprattutto per i nostri giovani che studiano in Italia dove ora sono trattati come extracomunitari». Dal canto suo Cancian ha condiviso quanto illustrato da Tremul e promesso tutto il suo appoggio nella soluzione delle problematiche esposte aggiungendo che «le 52 Comunità degli italiani in Croazia e Slovenia stanno sviluppando sul territorio non solamente una rappresentanza e un ricordo d’italiani ma svolgono una funzione sociale importante che deve avere continuità». Dal canto suo Furio Radin ha tenuto a precisare che «ancora prima delle elezioni europee Antonio Cancian ci aveva promesso un incontro. So che molti connazionali hanno votato per lui anche in virtù dell'incontro avuto nei mesi scorsi a Trento con i presidenti delle Ci durante un viaggio culturale, dove aveva promesso di essere un nostro punto di riferimento a Bruxelles. E sappiamo che Bruxelles diventa sempre più importante per tutti e in particolare per le Comunità minoritarie che si trovano tra gli Stati e a ridosso dei confini». (p.r.)

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