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Un documentario sull’oro olimpico Giovanni Cernogoraz – 06ago13

È passato esattamente un anno quando al Royal Artillery Barracks di Woolwich, nel sud-est di Londra, Giovanni Cernogoraz alle Olimpiadi riscriveva la storia dello sport della CNI dell’Istria conquistando la medaglia d’oro nel tiro a volo, disciplina del trap, vincendo il titolo dopo un’appassionante spareggio al sesto piattello con l’italiano Massimo Fabbrizi. Oggi più di qualcuno ritornerà indietro nel tempo per ricordare dov’era in quel 6 agosto 2012, quando, poco dopo le 17.30, Cernogoraz regalava alla Croazia il secondo oro individuale della sua storia, dopo quello del pesista Nikolay Pešalov (naturalizzato bulgaro) nella categoria sino ai 62 kg, conquistato a Sydney nel 2000. Con Giovanni in lacrime esplodeva la festa anche in tutta la Croazia, ma specialmente in Istria, a Cittanova, la sua città che oggi, per celebrare in modo simbolico il primo anniversario del suo storico successo, gli dedicherà una serata speciale con la proiezione di un film documentario prodotto dalla televisione croata (HRT). L’appuntamento è per le ore 21 nell’atrio del Museo Lapidarium di Cittanova dove, in anteprima nazionale, verrà proposta una cartolina della cittadina istriana nella quale Giovanni ha vissuto per tutta la vita dopo essere nato, come centinania di migliaia di istriani, a Capodistria, il 27 dicembre 1982. 

 

Rivivremo di conseguenza la due giorni di Londra, che ha regalato all’Istria il primo oro individuale a 40 anni dal successo del pugile polese Mate Parlov nei mediomassimi. Cernogoraz, che sarà accompagnato nell’occasione dai genitori, è reduce dall’Europeo di Suhl in Germania, dove ha conquistato, assieme ai fratelli Glasnović, la medaglia d’oro a squadre, bissando il successo di Larnaca del 2012. Inoltre, ai Giochi del Mediterraneo è salito sul gradino più basso del podio, confermando che, nonostante il 2013 sia un anno di transizione in cui non solo è cambiato il regolamento (Giovanni ha tuttavia deciso di cambiare anche il fucile), i risultati continuano ad arrivare in una disciplina che sta crescendo di qualità, al punto che commettere tre errori su 125 piattelli ti può costare la qualificazione alla finale a sei.

Alex Boscolo su “la Voce del Popolo” del 6 agosto 2013

 

 

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