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Un marina “ligure” sulle rive di Fiume (Il Piccolo 15 apr)

Gabriele Volpi, non solo calcio e pallanuoto, ma anche investimenti in progetti infrastrutturali a Fiume. Il petroliere ligure, proprietario della Pro Recco pallanuoto e delle società calcistiche Spezia e Rijeka (erede della gloriosa Fiumana), sarebbe interessato alla costruzione di un marina in Porto Baross, a Fiume, in grado di ospitare anche megayacht. Va usato il condizionale perché per il momento non ci sono conferme ufficiali al riguardo, anche se da fonti bene informate si apprende che l’imprenditore italiano starebbe accarezzando l’idea di edificare il porticciolo turistico in Porto Baross dove, da anni, ormeggia la sua sontuosa imbarcazione durante le sue puntate fiumane. Nascerebbe da qui l’idea del petroliere di far sorgere un marina che potrebbe avere più o meno 400 ormeggi dei quali 70 o 80 per megayacht.

A prescindere dalle intenzioni di Volpi, è assodato che quest’ultimo sarebbe in buona compagnia (leggi concorrenza) visto che il noto imprenditore croato ed ex asso automobilistico, Goran Strok, ha già ufficializzato il suo desiderio di investire a Fiume nella realizzazione del waterfront, progetto che prevede spese per almeno 250 milioni di euro. «La mia ambizione – ha detto Strok – è di costruire in Delta 2mila appartamenti di lusso, e poi un edificio di almeno 25 piani, un albergo, un centro congressuale e poi un marina nel vicino Porto Baross. Ne ho parlato con il vicepresidente del governo e ministro dell’Economia, Radimir Cacic, con il ministro delle Finanze, Slavko Linic e con il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ottenendo un incoraggiante appoggio».

Ma neanche Strok può considerarsi in vantaggio, nonostante le sue dichiarate simpatie nei confronti del Partito socialdemocratico, attualmente alla guida della coalizione di centrosinistra al potere in Croazia. È infatti uno dei 35 candidati che hanno inviato le lettere d’intenti non vincolanti all’Autorità portuale di Fiume per il progetto del waterfront. Inoltre, quanto proposto da Strok, ha bisogno di numerose modifiche al Piano urbanistico generale della Città di Fiume che contempla le condizioni per interventi edili da attuare in Delta e Porto Baross. C’è poi il problema del collettore fognario in Delta che assorbe le acque reflue e industriali di tutta Fiume e che dovrebbe essere trasferito per poter attirare persone decise a vivere nel waterfront. La sua ricollocazione è un progetto da almeno 50 milioni di euro. Da citare infine il presidente del Consiglio direttivo dell’Autorità portuale fiumana, Pavao Komadina, il quale ha dichiarato che il concorso internazionale per il waterfront potrebbe essere bandito entro la fine di quest’anno.

Andrea Marsanich

“Il Piccolo” 15 aprile 2012

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