Che dire e quali le sensazioni provate ieri sera al Piccolo Teatro Strehler di Milano alla “prima” dello spettacolo Magazzino 18 di Simone Cristicchi?
Fin dalla biglietteria dove aspettavo i nostri numerosi ospiti invitati ad assistere allo spettacolo – presidenti di Municipio, assessori, rappresentanti del Consiglio Regionale della Lombardia, dirigenti scolastici e giornalisti – ho provato grande meraviglia e soddisfazione!
Gli spettatori hanno quasi completamente riempito il teatro, che ha 968 posti. Quindi… quindi significa che nella Milano, talvolta tanto indifferente nei riguardi di tutto ciò che riguarda la nostra Storia, ci sono molti moltissimi che sono curiosi e vogliono capire e conoscere.
E poi le mie sensazioni, anche se quella di ieri sera, era per me la quinta volta. Emozionata è dir poco, quando senti Giù nella buca.
Il cuore straziato quando Simone prende in braccio una bambina mentre parla della Strage di Vergarolla. Sembra di rivedere, dal vivo, la conosciutissima foto dell’uomo che porta sulle braccia la bambina quasi decapitata.
Incantata nel sentir i bambini del coro, convitamente partecipi di quanto cantavano e bravissimi.
È curioso che, nonostante fosse la quinta volta, ho assistito allo spettacolo come se fosse la prima, commossa coinvolta schockata e grata.
L’emozione di salire, assieme al Vicepresidente nazionale dell’ANVGD Alessandro Cuk, sul palcoscenico del Piccolo Teatro per consegnare a Simone Cristicchi una targa di ringraziamento per questo suo spettacolo Magazzino 18. Quanta visibilità ci ha donato! Profondamente grata a Simone che ha capito e ci ha capiti. Con un grande immenso rimpianto e dolore. Chi ha vissuto in prima persona tanto dolore non c’è più. I miei, i nostri veci non hanno potuto assistere a Magazzino 18. Le mie nonne non hanno potuto versare lacrime consolatorie vedendolo. Non hanno goduto neppure di questo giusto meraviglioso “risarcimento morale” che è Magazzino 18.
A conclusione della serata la grande gioia di ricevere i ringraziamenti dei nostri ospiti, grati ed emozionati per l’opportunità data dall’ANVGD di aver potuto assistere allo spettacolo che conoscevano solo per sentito dire e che hanno molto apprezzato.
Dall’Amministrazione Comunale di Rho ad esempio: «Grazie, grazie di cuore per averci invitato. Uno spettacolo toccante, intelligente e di grande valore».
Dall’esule di Albona Franco Mandossi ho, invece, ricevuto questo commento: «Lo spettacolo è stato per me come un buco nello stomaco che non mi veniva così forte da quando sono tornato, nel 1962, per la prima volta in Albona, una bellissima emozione!»
Infine la dottoressa Laura Rossi, direttrice della Biblioteca di Vanzaghello: «La ringrazio moltissimo e ringrazio la sua associazione ANVGD per l’invito ad assistere allo spettacolo che ho trovato molto interessante, bello e commovente. L’impegno a non dimenticare, come un comandamento capace di guidare in rettitudine l’agire quotidiano. Per essere sincera, mi sono trovata con le lacrime sulle guance e una gran voglia di porre delle scuse alle persone come lei, per avere aspettato così tanto a capire il dramma vissuto che non si estingue»
Ancora mi ripeto: grande, immensa gratitudine a Simone.
Anna Maria Crasti
Vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia