Debora Radolović, preside della Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” e presidente del CdA dell’Edit, presidente dell’Assemblea e attivista instancabile della Comunità degli italiani di Pola, membro impegnato della Società Dante Alighieri di Pola, coprotagonista di una aumentata e più vivace collaborazione artistico-culturale tra le scuole italiane di Pola e la Comunità degli italiani, sempre attenta ascoltatrice delle necessità della comunità italiana polese e istro-quarnerina, difensore dei diritti minoritari, promotrice e artefice di incontri di riavvicinamento tra italiani rimasti ed esuli e loro discendenti: basterebbe “soltanto” questo per esaurire l’elenco delle imprese contenute entro una ricca biografia personale. E ci si deve scusare con la diretta interessata per la sintesi offerta e l’impossibilità di recuperare tutto quanto potrebbe risultare degno di menzione onorevole e aggiuntiva. Aggiuntiva, si dirà, perché stavolta Debora Radolović è riuscita a farsi valere cogliendo un’altra sfida supplementare, quella di concorrere per l’ottenimento del premio ministeriale destinato agli operatori didattici del settore scolastico.
Intervistata dal quotidiano della comunità italiana autoctona in Istria, Carnaro e Dalmazia La Voce del Popolo, la professoressa Radolović ha passato in rassegna le ultime iniziative svolte che hanno messo in risalto la sua professionalità e la passione che dedica alla dirigenza scolastica, con particolare riferimento alle attività svolte con le istituzioni italiane: «Devo anche dire di esservi grata dell’attenzione mass mediatica riservatami in occasione della mia partecipazione attiva al Salone del libro a Torino, per presentare le scuole della minoranza nazionale in Croazia e le biblioteche scolastiche, dal momento che l’Italia è ancora ben lontana dall’istituire dei siffatti servizi. Con ciò abbiamo avuto l’opportunità di presentare sia la biblioteca scolastica croata e in primis quella delle scuole della minoranza italiana in Croazia, costituendo in detto caso un esempio di buona prassi entro un ambito che ci ha aperto la strada per istituire ottimi contatti e future realizzazioni. Le medesime vanno in direzione di alcune istituzioni bibliotecarie di carattere internazionale e del Ministero dell’Istruzione e del Merito di Roma. Uno di questi preziosi contatti è quello con la dott.ssa Caterina Spezzano dell’anzidetto dicastero per la formazione che ci ha chiesto tutti gli indirizzi e contatti di tutte le scuole della CNI, per dar esito a iniziative in comune. Tutto ciò unicamente avendo avuto modo di presentare la scuola italiana in Croazia, i nostri progetti scolastici, grazie al supporto economico dell’Unione Italiana».
Consolidata è d’altro canto la collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: «Nell’anno 2023/24 abbiamo avuto l’onore di ospitare tra altri i visitatori da Roma e dalla Provincia di Roma, per cui voglio esprimere un grazie alla prof.ssa Donatella Schürzel, vice presidente vicario dell’ANVGD, in quanto sa fornire il proprio apporto per tenere unita la nostra comunità di esuli e rimasti, se così ci possiamo chiamare… Ma non definiamoci tali, perché siamo semplicemente un tutt’uno. Ci è piaciuta la sua proposta al convegno degli esuli di trovarci come Pola e Rovigno, di unire le forze per il bene comune. Comunque, torniamo al 10 aprile, quando ci era arrivato in sede l’assessore della cultura di Roma Miguel Gotor e collaboratori. Siamo riusciti a fare una gran bella figura e a dimostrare buona accoglienza a tanto di egregi ospiti. È in occasioni come questa e nel contesto di tante altre progettazioni e attività della scuola, che ritengo molto importante comunicare tempestivamente con i mass media quanto sta succedendo per rendere quanto più significativa la realtà scolastica minoritaria ai nostri connazionali e ad altri».
L’intervista completa di Arletta Fonio Grubiša alla professoressa Radolović può essere letta sul sito de La Voce del Popolo:
https://lavoce.hr/attualita/debora-radolovic-credo-in-quello-che-faccio