Celebrazione dei defunti e anniversario della vittoria italiana nella Prima guerra mondiale, oggi Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, 2 e 4 novembre rispettivamente. Due ricorrenze che trovano una sintesi nella figura di Nazario Sauro, irredentista capodistriano arruolatosi nella Regia Marina durante la Grande guerra appunto, fatto prigioniero dagli austro-ungarici ed impiccato a Pola il 10 agosto 1916.
Vincenzo Piro, esule dalla città di Pola e socio del Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha quindi svolto in questi giorni una succinta cerimonia presso il cippo dedicato a Sauro nel Cimitero della Marina di Pola. Ricordiamo che dopo l’impiccagione il martire istriano fu inumato occultamente, al termine delle ostilità la sua salma fu ritrovata e sepolta dignitosamente con gli onori degni di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, ma oggi i suoi resti riposano al Sacrario del Lido di Venezia, ove sono stati trasportati durante il colossale esodo che svuotò dei suoi abitanti la città dell’Arena alla fine della Seconda guerra mondiale in seguito alla cessione alla Jugoslavia comunista di Tito.
Nel corso della cerimonia è stata deposta una corona sul cippo accanto ad una composizione floreale confezionata dall’Anvgd di Verona: «L’esule Enzo Piro – spiega Loredana Gioseffi, già Presidente dell’Anvgd Verona – da numerosi anni, di sua iniziativa, si prende cura della manutenzione del cippo in memoria dell’eroe capodistriano»
Lorenzo Salimbeni