ANVGD_cover-post-no-img

Un successo il convivio di Torino (arenadipola.it 17 dic)

Si è tenuto il 4 dicembre a Torino un convivio interregionale promosso dall’Associazione Culturale Istriani, Fiumani e Dalmati del Piemonte e dalla Famiglia Polesana. La ricorrenza di san Tommaso, patrono di Pola, e dei santi Nicolò e Lucia è stata l’occasione per commemorare il 64° anniversario dell’esodo e i nostri corregionali deceduti nelle varie contrade del mondo. Oltre 300 persone hanno assistito alla Messa celebrata nella chiesa del Villaggio Giuliano-Dalmata: merito degli attivissimi promotori. Sulla parete di sinistra dell’altare sono stati ben posizionati i labari e le bandiere dell’Associazione e delle Famiglie di Pola, Valle, Dignano e Rovigno, le bandiere di Istria, Fiume e Dalmazia, il labaro dell’Associazione d’Arma dei Bersaglieri di Torino – Sezione «Lamarmora», il picchetto d’onore dell’Associazione Marinai d’Italia – Sezione Venaria Reale (in memoria del Presidente Onorario dott. Camillo di Carlo, fiumano da poco scomparso) e la bandiera dell’Associazione ex Allievi FIAT.

 

Alle 11.30 ha avuto inizio la Messa, celebrata dal parroco Don Renato Casetta, che ha portato i saluti di Don Pierino Chiavazza. «Sarò presente – ha comunicato il sacerdote – con tutta la mia simpatia, la mia stima per le vostre iniziative e con sempre vivo affetto per la vivace famiglia giuliana costretta all’esilio, con la quale ho avuto l’avventura, per ministero sacerdotale, di condividere sofferenze, ansie, gioie e fatiche per circa vent’anni». Il Parroco ha invitato «quanti ci ascoltano e sono con Noi a non dimenticare, soprattutto a non confondere gli Esuli Giuliano-Dalmati come una massa di Emigranti senza Patria, senza tradizioni civili». «In 350.000 – ha aggiunto – lasciaste la vostra Terra sparsi in 109 campi profughi in Italia e all’estero, ove voi esuli avete vissuto con la fierezza di coloro che hanno fatto una scelta irreversibile: quella di vivere da Italiani in Italia, di essere liberi in Patria».

 

La soprano Laura Messina ha cantato Ave Verum, Panis Angelicus, l’Ave Maria di Gounod e l’Ave Maria di Schubert, mentre il tenore Ercole Simonelli O cara terra mia (in ricordo della moglie Albina, di Maria Spada, del Maestro Gianni Ferro e, per tutti i coristi scomparsi, di Sergio Manzin), accompagnati all’organo dal Maestro Luigi Donorà. Quindi, diretti da Ivana Zanfabro, hanno cantato i coristi della chiesa, tra cui gli esuli Antonio Belci, Gian Paolo Hrldicka e la soprano Maria Melon con all’organo Eugenio Lambreschi. Anita Cergna ha letto la nostra preghiera e la polesana Xegna Belletich la preghiera di S. Tommaso. Tutti i hanno poi cantato in piedi il Va, pensiero sotto la guida di Ercole Simonelli, coadiuvato da Laura Messina e dal Coro. Sergio Uljanic ha ringraziato Don Renato per la sua disponibilità ad ospitarci così numerosi, formulato gli auguri di buone feste e presentato Roberto Placido, Vice-Presidente della Regione Piemonte, Enzo Liardo, Consigliere Comunale di Torino, e il Presidente dell’LCPE Argeo Benco, che ha porto i saluti a Don Renato e gli auguri ai presenti.

 

Un centinaio di persone si sono poi ritrovate al Ristorante «delle Alpi». Lino Vivoda si è detto felice di essere nuovamente con gli amici di Torino proprio mentre ricorre il 50° anniversario della sua elezione al Consiglio nazionale ANVGD. Il Presidente Benco ha ringraziato organizzatori e presenti e consegnato la benemerenza dell’LCPE Istria Terra amata alla studentessa Erica Cortese per la sua tesina su L’Esodo dimenticato, pubblicata in allegato a «L’Arena di Pola». La giovane, giunta da Genova con un gruppo di familiari, ha ringraziato con emozione: «Senza esagerare, posso affermare che questo premio è al di sopra di ogni mia possibile immaginazione. Sono felice che il mio piccolo contributo alla conoscenza della storia istriana sia stato apprezzato. Con esso ho voluto onorare tutti gli Esuli che furono costretti ad abbandonare quanto avevano di più caro, per una scelta di libertà e giustizia». Sia Benco che Uljanic si sono complimentati con Erica, tra gli applausi dei presenti.

 

Figli e parenti di Gina Maraspin ved. Cnapich hanno fatto arrivare in sala una torta con 80 candeline: una sorpresa a mamma “Gina”, che ha spento le candeline mentre le due soprano intonavano gli auguri. Quindi Ercole Simonelli, Mario Velico, Marino Zuccheri, Adelia Giachin, Maria Melon, Nino Cernecca, cui si è unito il Presidente Onorario della Famiglia Polesana e fraterno amico Soarez Di Lazzaro, hanno interpretato canti tradizionali istriani conclusisi nuovamente col Va, Pensiero. Una lotteria, con primo premio un televisore a Led, è stata organizzata da Daniela, Cristiano e Doriana. I più allegri e temerari al suono di un’orchestrina hanno danzato fino a sera.

 

Daniela Uljanic in Francou

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.