Il primo colpo di cannone italiano venne sparato alle 4 del mattino del 24 maggio 1915 dagli spalti del forte Verena, arroccato in cima al monte omonimo sulla linea di confine col Trentino austriaco. Cominciò, così, anche per gli italiani, la Grande Guerra che, da quasi un anno, infiammava l’Europa. Francesco Giuseppe diffuse ai «suoi popoli» un proclama che denunciava il «tradimento» dell’Italia dopo un’alleanza ultratrentennale che le aveva consentito di «aumentare i possessi territoriali e svilupparsi a impensata floridezza». Le parole dell’anziano sovrano non corrispondevano al vero. La scelta dell’Italia non era stata frutto di un tradimento: i primi a tradire lo spirito e il dettato della Triplice Alleanza erano stati gli austriaci. L’Italia aveva scelto, l’anno precedente, la neutralità.
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