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Uniti dall’amore per la terra natia. Dignanesi a raduno (Voce del Popolo 02 mag)

Intensa la serata artistico-culturale che lunedì sera ha unito, a Palazzo Bradamante, gli attivisti della Comunità degli Italiani e i membri della Famiglia Dignanese, nell’ambito del tradizionale Raduno dei Dignanesi, organizzato congiuntamente dalle due parti.

 

Dopo la messa solenne di domenica nel duomo di San Biagio e la cerimonia di commemorazione dei defunti nel Cimitero locale, lunedì sera, davanti ad una sala gremita fino all’ultimo ordine di posti, a dare il benvenuto agli ospiti è stato il vicesindaco, Sergio Delton, che portando anche i saluti del sindaco, ha espresso soddisfazione per l’organizzazione del Raduno “a casa”, in concomitanza con quello, pure tradizionale, a Peschiera. Un benvenuto che è stato suggellato con uno scambio di doni, l’olio d’oliva locale, oramai affermato a livello mondiale, e il vin de rosa, antico prodotto di una tradizione che è stata rispolverata, con immediato successo, solo negli ultimi anni.

 

Il presidente della Famiglia Dignanese, Luigi Donorà, ha ricambiato con una cartina dell’Istria riportante anche i paesi più piccoli. A salutare il pubblico è stato pure il presidente della Famiglia Polesana, Lino Vivoda, che ha ricordato il prossimo incontro nella città dell’Arena, in programma l’11 maggio. La serata, presentata da Gaia Forlani, è continuata poi con l’esibizione del coro misto del sodalizio dignanese, che diretto da Orietta Šverko ha intonato l’“Inno dei canottieri istriani” di Antonio Smareglia, “La vecia contrada” di Nello Milotti, “Fratello Sole, Sorella Luna” di Riz Ortolani (arrangiamento di Gianni Malatesta) e “Cimitero di rose” di Mario Piovani (arrangiamento di Orietta Šverko). In un crescendo di applausi il coro ha concluso la sua esibizione con due brani dedicati al 150.esimo dell’Unità d’Italia, “O signore dal tetto natio”, da “I Lombardi alla prima crociata” e “Va’ pensiero”, entrambi di Giuseppe Verdi. Il secondo brano (pubblico in piedi) è stato arricchito da una coreografia presentata dalla brava presentatrice e da Lila Braghero, entrambe allieve del Liceo Coreutico dell’Educandato Statale Collegio “Uccellis” di Udine, con accompagnamento al pianoforte di Tatiana Šverko.

 

È stata poi la volta dei bravi solisti, Giordano Toffetti, Claudio Dorliguzzo, Livio Belci e Luciano Biasiol, che preparati e accompagnati al pianoforte da Tatiana Šverko, hanno eseguito nell’ordine “L’amore è una cosa meravigliosa”, “Mattinata”, “Lontano dagli occhi” e “A Dignan, ti sai proprio bel”, “scaletta” che ha riscontrato un grande apprezzamento di pubblico. Per la Famiglia Dignanese, Ercole Simonelli, accompagnato al pianoforte dal maestro Luigi Donorà, ha proposto “O cara terra mia”; ha concluso il programma il maestro Donorà che ha eseguito al pianoforte “Schizzo sinfonico”, un omaggio alla sua Dignano, e “Una sera”, accennando, infine, alcune note di “I dise che Dignano no xe belo”, che, (bisogna dirlo?), ha catturato tutta la sala.

 

“Grazie alla Famiglia Dignanese per questa serata che ci ha visti uniti nel medesimo respiro d’amore per la nostra terra – ha rilevato al momento dei saluti il presidente della CI, Livio Belci -. Ieri al pranzo comune ho visto qualche lacrima, molti sorrisi e tanta allegria; ho sentito parlare di ‘classe di ferro’, ma in definitiva lo sono un po’ tutte, anche le generazioni di oggi, perchè saranno loro che domani avranno il compito di tramandare le nostre tradizioni”.

 

Soddisfatto del successo della serata pure Luigi Donorà, il quale ha ricordato che il Raduno a Peschiera del Garda quest’anno ha segnato la 40.esima edizione. Un grazie particolare alle maestre, che hanno contribuito al successo della serata, e alla CI per l’impegno profuso. Un dono particolare ad Anita Forlani, della quale il maestro Donorà ha avuto modo di musicare alcune liriche, raccolte “Nei silenzi dell’anima”. “A Dignano – ha rilevato Anita Forlani ringraziando commossa – l’anima sa stare anche in silenzio, ma io mi sono impegnata tanto per conservare questa vostra anima, non in silenzio, ma in parole”. Prima dell’incontro conviviale, omaggi floreali alle maestre e alle danzatrici; ai concertisti della Famiglia Dignanese vini doc e una targa – ricordo dell’incontro.

 

Daniela Rotta Stoiljković

“La Voce del Popolo” 2 maggio 2012

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