La complessa storia di Trieste e delle comunità italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e le intense relazioni fra la Puglia e i popoli dell’Adriatico orientale sono oggetto di una Tavola rotonda curata dal prof. Luciano Monzali dal titolo Trieste e gli Italiani dell’Adriatico Orientale nella storia d’Italia del Novecento, organizzata dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione con il Cesforia (Centro di Studi e Formazione nelle Relazioni Interadriatiche) di Bari, Europe Direct Puglia e la Fondazione Gramsci di Puglia.
Obiettivo della tavola rotonda è presentare e discutere un recente volume curato da Lorenzo Nuovo e Stelio Spadaro Gli Italiani dell’Adriatico orientale. Esperienze politiche e cultura civile (Leg, Gorizia, 2012), nel quale sono raccontati e spiegati aspetti inediti della storia delle popolazioni giuliane e dalmate italiane sottolineandone la complessità e l’eterogeneità politica e culturale. L’incontro sarà anche occasione per ricordare le vicende poco note della presenza giuliana e dalmata in terra pugliese nel corso del Novecento e per riflettere sull’importanza delle relazioni interadriatiche nel passato e nel presente dell’Italia e della Puglia.
Partecipano al dibattito, che inizierà con i saluti del preside della Facoltà di Scienze Politiche Ennio Triggiani e sarà presieduto da Franco Botta, il vicedirettore della rivista “Lo Straniero” Alessandro Leogrande, il caporedattore dei programmi informativi di Radio Capodistria Stefano Lusa, il presidente della Società Dalmata di Storia Patria di Venezia Franco Luxardo, lo storico Fabio Todero, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana di Croazia e Slovenia Maurizio Tremul, i docenti dell’Università “Aldo Moro” di Bari Marina Comei, Italo Garzia, Anna Millo. Saranno presenti gli autori del volume.
La Tavola rotonda si terrà dunque giovedì 19 aprile nell’Aula Starace della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” a partire dalle ore 9.00.