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Uto Ughi chiude la stagione concerti a Trieste (Il Piccolo 02 giu)

di PAOLA TARGA

TRIESTE Si chiuderà in bellezza con la straordinaria esibizione del maestro Uto Ughi al Teatro Verdi di Trieste la stagione concertistica, che tra gennaio e giugno 2009 ha affiancato con cadenza mensile lo svolgimento della stagione lirica e di balletto e che si è realizzata in collaborazione con l’Azienda Illy.

Il celebre violinista nel duplice ruolo di solista e direttore sarà protagonista di un concerto che si terrà venerdì, alle 20.30, assieme all’Orchestra del Teatro Verdi, e che suggella il profondo legame del Maestro con Trieste. In programma il celebre Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.61 che Beethoven compose nella seconda metà del 1806 e che fu eseguito la prima volta a Vienna, al Theater an der Wien, nel dicembre dello stesso anno. L’unico dedicato al violino come strumento solista, il Concerto ha struttura tripartita e i movimenti Allegro ma non troppo–Larghetto–Rondò ( Allegro) lo caratterizzano per una “cantabilità” sviluppata e potenziata dal violino anche nei momenti di maggiore virtuosismo.

Il concerto di Beethoven sarà preceduto da una prima parte di programma con l’Orchestra del Teatro Verdi impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n. 60 “Il Distratto” in do maggiore di Haydn con il violino di Spalla Stefano Furini, che per l’occasione rivestirà il ruolo di Konzertmeister. La composizione deriva dalla musica di scena composta da Haydn per la commedia ”Der Zerstreute”, libero adattamento di ”Le Distrait” di Francois Regnard. La derivazione teatrale della Sinfonia spiega anche la suddivisione in sei tempi della Sinfonia fino al Prestissimo finale, ricco di slancio.

Uto Ughi, nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944 da genitori di Pirano d'Istria, ha iniziato da piccolo («5 o 6 anni» dice lui stesso) lo studio della musica e del violino, debuttando a soli 7 anni al Teatro Lirico di Milano e imponendosi già a 12 anni come uno straordinario talento, tecnicamente ed espressivamente maturo. Tra i violini che possiede, due strumenti sono oltremodo preziosi: uno Stradivari "Van-Houten-Kreutzer" del 1701, e un "Guarneri del Gesù" del 1744, appartenuto al violinista Grumiaux.

Per la serata di venerdì al ”Verdi” sarà montata la camera acustica messa a disposizione da “Suonovivo” e già testata in altre occasioni dal maestro Ughi nell’ambito di un progetto di ricerca e miglioramento dell’acustica delle sale teatrali.

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