Ventimiglia e Napoli sono le città in cui nei giorni scorsi si sono verificati atti di vandalismo nei confronti di lapidi erette dalle amministrazioni comunali negli anni scorso in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati.
Nel capoluogo campano è stato imbrattato con una scritta inneggiante a Tito il cartello che ricorda l’esistenza di un Centro Raccolta Profughi nel bosco di Capodimonte, mentre nella località ligure è stata fatta a pezzi la targa di un monumento eretto14 anni fa. Segue il comunicato diffuso dalla Delegazione di Napoli dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Manifestiamo tutto il nostro sdegno per il vile atto con il quale è stata imbrattata la targa che ricorda le vittime delle foibe e gli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia. Il memoriale fu installato, in occasione del Giorno del ricordo 2016, dal Comune di Napoli e dall’ANVGD nel Bosco di Capodimonte. Lì, decine e decine di esuli trovarono accoglienza per anni dopo essere fuggiti dalle proprie case al termine del secondo dopoguerra, dando avvio a una nuova vita.
Il fatto che sia stata imbrattata tale targa, con scritte inneggianti a Tito, è uno sfregio non solo alla dignità di chi fuggì dalla persecuzione del dittatore iugoslavo, ma anche alla memoria del processo di integrazione che Napoli ha sempre saputo offrire negli anni ai numerosi profughi (giuliano-dalmati o no) giunti in città.
Informata sull’accaduto, l’amministrazione comunale ci ha comunicato di aver prontamente avviato le procedure per il ripristino del memoriale.
Ci auguriamo che episodi analoghi non si ripetano più, ma riteniamo anche che per raggiungere tale obiettivo occorra l’impegno della società civile, di intellettuali, delle istituzioni culturali, dei partiti e delle istituzioni politiche tutte. Per questo, in vista delle imminenti elezioni al Comune di Napoli, cogliamo l’occasione per chiedere a ciascuno dei candidati sindaco di condannare l’accaduto e di impegnarsi, se eletto, a rafforzare il processo di istituzionalizzazione del Giorno del ricordo, testimoniando, con la propria presenza alle celebrazioni ufficiali, la vicinanza del Comune alle vittime, ai profughi e ai loro discendenti, così come si impegna a fare la Repubblica in tutte le sedi istituzionali. Tale augurio è frutto della convinzione che solo in questo modo sarà possibile superare gli estremismi che ancora oggi strumentalizzano le tragedie e le sofferenze di centinaia di migliaia di persone in fuga.
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