109 Centri Raccolta Profughi sparsi in tutta Italia, ma in base alle più recenti ricerche le strutture che accolsero migliaia di esuli istriani, fiumani e dalmati dopo la Seconda guerra mondiale furono di più.
Si trattava di caserme e di vecchie scuole, baraccopoli realizzate per fronteggiare l’emergenza umanitaria oppure vecchi campi di prigionia con leggeri adattamenti. In quest’ultimo caso le memorie della prigionia e delle deportazioni che si consumarono in quei luoghi si intersecano con la disperazione, il desiderio di rinascita, le privazioni e le speranze di intere famiglie giuliano-dalmate. Ricerche di storici locali e di istituzioni culturali sorte per conservare la memoria di quei luoghi stanno contribuiscono oggi ad arricchire la conoscenza dell’esodo giuliano-dalmata, un evento che ha interessato nei suoi impatti e nelle sue ricadute l’Italia intera, isole comprese.
La Casa della Memoria di Servigliano si occupa dell’ex campo di prigionia marchigiano (utilizzato sia nella Prima sia nella Seconda guerra mondiale) che dall’immediato dopoguerra al 1955 accolse circa 900 nuclei famigliari giuliano-dalmati e oggi è Monumento nazionale. Purtroppo il campo, essendo progettato per l’internamento di soldati, si rivelò inadatto a ospitare intere famiglie di esuli con bambini o persone anziane.
Nelle baracche non c’era privacy, le stanze venivano suddivise appendendo delle coperte al soffitto e spesso mancava anche l’arredamento minimo indispensabile. Servigliano non poteva nemmeno offrire grandi opportunità di lavoro e per questo i gruppi famiglia facevano richiesta di essere trasferiti altrove, in città più grandi ove fosse possibile trovare più facilmente un lavoro e condizioni di vita migliori.
Paolo Giunta La Spada è il direttore scientifico di questa Casa della Memoria, che ha anche realizzato un archivio digitale con le schede di circa 10.000 profughi qui transitati, e sarà ospite giovedì 12 dicembre alle ore 18:00 del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia per parlare di
IL CENTRO RACCOLTA PROFUGHI DI SERVIGLIANO (FERMO)
Parteciperanno inoltre l’archivista Marco di Marco ed il “Gruppo dei Giovani”: tale videoconferenza, dedicata alla memoria di Lucilla Smoquina, figlia di esuli fiumani, potrà essere seguita sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia e sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.